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Epatite A, è allarme in cozze della Campania

E’ allarme epatite A a Napoli per una partita di prodotti mitili analizzati a Bacoli, nella provincia. Le autorità sanitarie hanno già attivato tutte le procedure necessarie alla rimozione dei lotti contaminati dal mercato.

 

Pur non volendo scatenare il panico il ministero della Salute è ovviamente in allerta. Nel lotto di cozze analizzato nel napoletano è stata riscontrata la presenza sia del virus dell’epatite A sia del norovirus, appartenente alla famiglia dei caliciviridae. Questo agente patogeno è comunemente responsabile della maggior parte delle gastroenteriti acute di origine non batterica.

La ricostruzione effettuata dagli esperti ha condotto fino allo stabilimento Irsvem, fattore questo che, dopo le opportune indagini, ha portato alla partenza del ritiro dei lotti contaminati al fine di tutelare la salute delle persone. Positività nei test è stata riscontrata anche in un allevamento collegato allo stabilimento sopracitato, spingendo il Ministero della salute a richiedere alla Regione Campania la lista di distribuzione dei prodotti provenienti dallo stesso per verificare che non fossero stati spediti ad altri distributori.

Perché tanto allarme? Vediamo insieme cosa sono di preciso l’epatite A ed il norovirus. L’epatite A è una malattia infettiva che interessa il fegato e che si trasmette attraverso il consumo di alimenti e bevande contaminate o tramite il contatto diretto con persone infette. Pur non essendo pericolosa come altre forme di epatite, vi è sempre la rara possibilità che possa presentarsi come fulminante. Questo virus viene di solito eliminato tramite le feci: motivazione per la quale la migliore prevenzione contro lo stesso è il seguire delle norme igieniche fondamentali. Talvolta l’epatite A risulta asintomatica.

Il norovirus, come spiegato brevemente, è alla base delle gastroenteriti virali acute. Il suo periodo di incubazione va dalle 12 alle 48 ore e causa comunemente nausea, vomito, crampi addominali e diarrea. In alcuni casi può comparire anche della febbre. Di solito non causa conseguenze serie per l’organismo, se non una forte disidratazione che è bene approcciare reintegrando i liquidi. E’ necessario però fare attenzione se lo stesso colpisce persone dalla salute debole come anziani, bambini e persone affette da problemi metabolici e cardiocircolatori.

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