Un esoscheletro contro la paralisi, per aiutare tutti coloro che hanno notevoli difficoltà di movimento a deambulare grazie all’aiuto di un robot elettrico che li sostiene in tutti i movimenti: si chiama Ekso 1.2 ed è stato presentato a Firenze dagli specialisti dell’Istituto Prosperius Benedetta Bigazzi, Marco Caserio e Paolo Milia in occasione della manifestazione Confindustria Firenze per Expo 2015. Da tempo infatti il robot meccanico è stato ideato ma la versione presentata nel capoluogo toscano presenta importanti novità, utili a migliorare la qualità del servizio per i pazienti affetti da paralisi.
Grazie a Ekso 1.2, persone con gravi problemi di deambulazione potranno cominciare a muoversi nuovamente. La nuova versione di esoscheletro, prodotta negli Stati Uniti, è però attualmente utilizzata solo in cliniche specializzate e rappresenta una speranza importante per le persone paraplegiche che, dalla nascita o in seguito ad un trauma, si trovano impossibilitate a camminare. Pesa appena venti chili e viene indossato con molta più facilità rispetto agli esoscheletri classici. Ha un motore elettrico che viene posizionato sulla schiena e che funziona fino a 4 ore (regalando quindi a chi lo indossa più autonomia) e possiede dei sensori che stimano la forza muscolare residua del paziente, mentre un sofisticato software tradurrà i dati ricevuti in movimento delle gambe.
Ekso 1.2 lancia nuove speranze: anche le persone che hanno subito per esempio importanti lesioni al midollo spinale possono tornare a camminare, seppur artificialmente, grazie a questa struttura, e possono farlo in modo facile e non troppo faticoso. E presto il nuovo esoscheletrico potrebbe conoscere anche una versione domestica, come sottolineato alla presentazione dal neurologo Paolo Milia.
In un prossimo futuro avremo esoscheletri domestici utilizzabili nella vita quotidiana a un prezzo finalmente accessibile, non più di una utilitaria.
Ad oggi infatti gli esoscheletri hanno in generale prezzi così alti (tra i 100 e i 150mila euro) da permettere il loro utilizzo solo nelle cliniche specializzate e comunque per una nicchia di persone. Presto però le cose potrebbero cambiare e chiunque colpito da paralisi potrebbe utilizzare questo robot per tornare a muovere qualche passo in modo semplice…
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