Il 21 maggio si celebra la Giornata Europea per la lotta all’obesità, una malattia spesso sottovalutata e ridotta ad inestetismo. Eppure i dati non lasciano adito a dubbi, l’obesità, infatti, assieme a malattie cardiovascolari, diabete, neoplasie e malattie respiratorie, è la principale causa di morte prevenibile in tutto il mondo.
Negli ultimi 20 anni l’obesità è aumentata in modo vertiginoso e non solo nei Paesi industrializzati, ma anche in quelli in via di sviluppo, tanto che nel 1997 l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto al fenomeno lo status di epidemia globale.
Sembra che a giocare un ruolo determinante nella sua diffusione sia l’ambiente. L’automazione dei processi produttivi e la meccanizzazione, infatti, ha determinato una drastica riduzione dell’energia necessaria per compiere il lavoro, ma anche l’uso delle automobili, l’abitudine di consumare cibi pronti, soprattutto fuori da casa, e l’onnipresenza di bar, fast food e supermercati, hanno dato il loro “contributo”.
Secondo molti esperti, infatti, per vincere l’obesità è necessario prima di tutto cambiare l’ambiente. Personalmente, a torto o a ragione, non sposo quest’idea, anzi, sono fermamente convinta che il cambiamento debba partire dai singoli individui, senza privarsi della possibilità di scegliere. I cosiddetti “magri”, allora, cosa sono, l’eccezione che conferma la regola? Non credo, quello che siamo è anche il frutto di ciò che facciamo e mangiamo. E non mi venite a dire che seguire una dieta equilibrata, senza dover rinunciare a nulla, e fare un po’ di movimento, è complicato… nulla se messo a confronto con i problemi correlati all’obesità, dal diabete di tipo 2, all’insufficienza cardiaca, senza tralasciare l’aspetto psicologico.
Preoccupante, inoltre, l’insorgenza dell’obesità infantile e gli adolescenti, che richiede l’applicazione a livello globale, di strategie già messe a punto dall’OMS: correggere le abitudini alimentari e fare più attività fisica.
In occasione della Giornata Europea per la lotta all’obesità, inoltre, sarà possibile dare il proprio contributo, affinché la Commissione europea riconosca l’obesità come malattia cronica e agisca di conseguenza, firmando la petizione online.
Via|Obesity Day; Photo Credits|ThinkStock