L’ipertensione è una delle patologie più diffuse e nel nostro Paese colpisce 1 adulto su 3. Chi soffre di pressione alta sa bene che deve moderare il consumo di sale. Questa, è una buona regola valida per tutti, ma evidentemente, seguita da pochi. In Italia, infatti, il consumo medio di sale è di 10 g al giorno (inclusi i bambini e gli adolescenti) contro i 5 raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema ritorna anche quest’anno la Settimana Mondiale per la riduzione del consumo di sale organizzata da World Action on Salt and Health (WASH), a cui partecipano la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) e il Gruppo di lavoro Intersocietario per la Riduzione del Consumo di Sodio in Italia (GIRCSI). Non tutti, purtroppo, sono consapevoli dei rischi legati all’eccessiva assunzione di sale, anticamera di ictus, ipertensione, osteoporosi, calcoli renali e tumori allo stomaco.
Il problema principale, e questa è una riflessione personale, è che in moltissimi alimenti il sale è già contenuto, anche in quelli che non sospettiamo minimamente come i dolci o i prodotti da colazione. Per curiosità, provate a guardare le tabelle nutrizionali riportate sulle confezioni di fette biscottate e corn flakes. Per non parlare, poi, di tutti quei cibi confezionati come hamburger, cotolette, spinacine, ecc. Dal novero dei cibi super salati non sono esenti i prodotti vegetariani/vegani. Gli hamburger di soia o di seitan, tanto per fare un esempio, sono ricchissimi di sodio. Il rischio di superare la soglia raccomandata di sale è ancora più elevato se si pranza fuori casa, come capita alla quasi totalità dei lavoratori.
Come fare, allora, per tenere sotto controllo il consumo di sale? Prima di tutto controllate le etichette e scegliete i prodotti a basso contenuto di sodio. È bene anche ridurre il consumo di sughi già pronti, cibi in scatola e limitare l’uso di condimenti come salsa di soia, dado da brodo, ketchup, ecc., che contengono già sale. Per insaporire le pietanze le spezie, ma anche il limone o l’aceto sono un ottimo sostituto. Per gli spuntini preferite la frutta o lo yogurt ai classici snack salati.
Via| SINU – Società Italiana di Nutrizione Umana; Photo Credit| Thinkstock