Il naufragio della Costa Crociere Concordia sta tenendo l’Italia con il fiato sospeso. Intanto, il bilancio è salito a 6 morti, l’ultimo corpo, infatti, è stato ritrovato all’alba dai vigili del fuoco che hanno lavorato tutta la notte alla ricerca dei dispersi. Nella giornata di oggi continuerà la corsa contro il tempo, si teme, infatti, l’arrivo del maltempo.
Nella notte stessa del naufragio della Costa Concordia, tra le prime strutture a entrare in azione per portare i soccorsi c’è stata la farmacia dell’isola del Giglio. La preoccupazione maggiore della titolare della farmacia e della sua collega era legata alla possibile mancanza di farmaci importanti, soprattutto per i medicinali erogati in distribuzione per conto. Qualche problema, in effetti, c’è stato con l’insulina, le eparine e il metotressato, ma per questi ha sopperito la farmacia di Porto Santo Stefano.
La farmacia locale, tuttavia, è stata fondamentale per fornire ai naufraghi prodotti per l’infanzia, dai pannolini agli omogeneizzati, ma anche le medicazioni, perché le scorte del 118 si andavano esaurendo, e un glucometro. Quanto ai medicinali, su indicazione del medico del Giglio sono stati dispensati i farmaci del caso, a cominciare dagli ansiolitici visto l’immaginabile stato di stress degli scampati al naufragio.
L’intervento tempestivo sottolinea ancora una volta il ruolo centrale del farmacista sul territorio. La titolare della farmacia, ha spiegato che sono di guardia 365 giorni all’anno, lei la sua collaboratrice, infatti, non lasciano mai contemporaneamente l’isola. L’assistenza, inoltre, è stata prestata a titolo gratuito e senza ricette del SNN.
Come ha dichiarato il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli:
La professione rivolge un plauso alle colleghe Celli e Maione, che ho contattato immediatamente dopo aver ricevuto la notizia. Le colleghe hanno dato un’ennesima dimostrazione del nostro spirito di servizio. Il farmacista da sempre, forte della sua autonomia, antepone a qualsiasi altra logica la necessità di assicurare assistenza alla popolazione, anche e soprattutto nelle condizioni critiche.
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