Alex Schwazer, campione olimpico nella maratona dei 50 Km è fuori dalle Olimpiadi di Londra 2012. L’atleta italiano è stato sospeso per doping perché risultato positivo all’Epo (eritropoietina). Una doccia fredda per i colleghi e l’entourage del giovane ed una notizia che colpisce profondamente gli italiani: perché una testa di serie nel suo settore è ricorso ad un mezzo come questo?
Dei controlli, annunciati ed a sorpresa, vengono condotti di continuo sugli atleti di ogni disciplina ed ogni nazionalità: una prassi dello sport nel corso delle manifestazioni nazionali ed internazionali. Questa volta il risultato è stato un colpo per noi italiani. Ancor più deludente è il fatto che si sia trattata di Epo, un particolare ormone che da anni viene usato purtroppo dagli sportivi in alcuni contesti e condannato per la sua pericolosità. Questo non è però l’unico metodo per migliorare illegalmente le proprie prestazioni.
Un atleta ha bisogno di sangue ben ossigenato, di un ritmo cardiaco ben calibrato, dei muscoli fortemente preparati. E grazie alla cronaca abbiamo scoperto che se si vuole ottenere questo risultato attraverso alcune pratiche mediche non accettabili eticamente, ci si può riuscire ed anche in modo molto semplice. Il doping può essere anche di tipo ematico: nel ciclismo, ad esempio, sono stati espulsi degli sportivi che miglioravano le proprie prestazioni attraverso delle auto-trasfusioni. Il sangue, maggiormente ossigenato, sosteneva l’atleta in modo più forte nel corso delle gare. E cosa dire del furosemide e di tutti quei farmaci volti alla perdita di ritenzione idrica ed ad una maggiore stabilizzazione (leggasi rallentamento, N.d.R.) del battito cardiaco? Avete mai fatto caso che sulle scatole di quei farmaci appare un’immagine che indica la natura dopante degli stessi?
Tornando al nostro campione Alex Schwazer, tra l’altro fidanzato della nostra campionessa di pattinaggio sul ghiaccio Carolina Kostner, ha ammesso senza colpo ferire la sua colpa: è stato trovato positivo all’Epo a seguito di un controllo a sorpresa effettuato a fine luglio mentre si allenava a Oberstdorf. E’ stato gioco forza per il presidente del Coni Petrucci sospendere l’atleta. Lo stesso che due anni fa dichiarava:
Quando atleti, anche nella marcia, non hanno talento e fanno uso del doping, questo mi fa incazzare. L’unica scorrettezza nello sport è chi usa sostante dopanti. Ho sempre disprezzato chi si dopa. Bisogna fare sport convinti che anche senza doping si vince.
Non ci è dato sapere cosa abbia fatto cambiare l’idea al maratoneta, che dopo aver ammesso l’errore e sentenziato che la sua carriera è ormai finita, ora sarà sottoposto ad un procedimento sia sportivo che penale, in aggiunta a quello che l’Arma dei Carabinieri, corpo di appartenenza del ragazzo, potrà prendere di sua spontanea volontà.
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