Malgrado fossero defunti da tempo, risultavano comunque in cura presso medici di famiglia convenzionati. E’ quanto scoperto in Sicilia da un’operazione della Guardia di Finanza.
Non è certo la prima volta che succedono cose simili in Italia, ma stavolta la truffa è di proporzioni enormi. Ben 51.287 i pazienti siciliani ormai deceduti rimasti ancora associati ai medici di famiglia, che percepivano l’indennità mensile.
Il danno per l’erario è ingente: sono circa 14 i milioni di euro sottratti con l’inganno alle casse dello Stato e al sistema sanitario nazionale.
Tra gli estinti i cui nomi figuravano ancora nelle liste di pazienti, vi sono addirittura persone morte da ormai vent’anni. Restano ancora da chiarire le responsabilità di quanto accaduto.
Che devo dire….e’ una grosa vergogna per l’Italia e per il popolo italiano. Io suggerirei per il futuro l’obbligo dei comuni a segnalare il decesso alle varie USL. Inoltre radierei dall’albo tutti i dottori che trascrivevano le ricette intestate ai morti,e per chiudere la restituzione dei soldi che hanno truffato con gli interessi. Grazie e cordiali saluti. Raffaele
@ Raffaele:
Raffaele dice:
Si, caro Raffaele, è l’ennesima truffa tutta all’italiana… 14 milioni di euro sono una grossa cifra, che poteva essere investita nella ricerca, così poco finanziata in Italia, o ancora nel migliorare le strutture sanitarie decadenti, soprattutto al Sud. Speriamo si chiariscano le responsabilità di questa vicenda… Cordiali saluti.