Quando veniamo colpiti da intossicazioni alimentari ed infezioni, il nostro corpo viene messo sotto scacco da diverse tipologie di batteri che mettono a dura prova il nostro sistema immunitario. Lo stesso assunto è valido per molte patologie derivanti dagli stessi. In questo caso ci vengono prescritti degli antibiotici specifici o ad ampio spettro a seconda di ciò che ci ha colpito. In natura esiste una spezia che solitamente viene usata in cucina, dalle particolari doti antibiotiche: il coriandolo.
Non è una novità che molte erbe aromatiche o le spezie spesso nascondano dietro ad un gusto piacevole la capacità di poter “curare” il nostro organismo naturalmente. Pe capire come funzionano, basta sottolineare un assunto innegabile: rappresentano un ottima alternativa al sale, limitando in questo modo l’incidenza dello sviluppo di malattie cardiovascolari come l’ipertensione.
La loro capacità di conservazione ci salva molto spesso da brutte intossicazioni. Noi oggi vogliamo concentrarci, attraverso il coriandolo, sulle loro capacità antibatteriche. E lo facciamo parlandovi di uno stiudio, recentemente pubblicato sul Journal of Medical Microbiology su come l’olio essenziale di coriandolo possa essere considerato un antibiotico naturale a tutti gli effetti.
In base a questa ricerca condotta dagli scienziati portoghesi di Beira Interior, questa sostanza risulta efficace ed attivo su una serie ben specifica di batteri. Vi basterà sapere che tra i 12 su cui agisce vi sono anche dei batteri killer: l’Escherichia Coli, la Salmonella enterica, il Bacillus cereus e il meticillina-resistente Staphylococcus aureus (MRSA).
Per confermare i propri dati, i ricercatori dell’Università hanno “messo alla prova” diverse soluzioni a base di olio di coriandolo su altrettanti ceppi batterici. Il risultato entusiasmante è constato nel rendersi conto che per abbattere molti agenti patogeni erano sufficienti soluzioni all’1,6% di olio essenziale di coriandolo. Ed in alcuni casi anche di percentuali più basse. Commenta la coordinatrice dello studio Fernanda Domingues:
I risultati dello studio indicano che l’olio di coriandolo danneggia la membrana che circonda le cellule batteriche. Questo interrompe la barriera tra la cella e il suo ambiente e inibisce processi essenziali tra cui la respirazione, che alla fine porta alla morte della cellula batterica.
Si aprono quindi nuove strade di utilizzo per questa sostanza, da tempo utilizzata come additivo in campo alimentare, tra le quali quella di una possibile alternativa ai normali antibiotici di sintesi, verso i quali l’organismo tende con il tempo a sviluppare resistenza.
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