Se avrete bisogno di curare qualche malattia intestinale, in un futuro non molto lontano potreste non rivolgervi ad un medico comune, ma ad uno piccolo piccolo, a confronto del quale un capello sembrerà un gigante. Si tratta del nuovo medico-microbo, un’invenzione dell’ingegneria genetica, partorito da Simon Carding dell’Università East Anglia Medical School, in Gran Bretagna.
Il ricercatore ha spiegato alla rivista Gut che la sua invenzione è una mutazione del batterio Bacteroides ovatus, che vive normalmente nell’intestino di chiunque, sani e malati, il quale agisce con lo zucchero, rilasciando una proteina farmacologicamente attiva, il fattore di crescita KGF-2, nelle cellule danneggiate. La finalità è quella di ridurre il sanguinamento, curare le infezioni, accelerare la guarigione e prevenire i sintomi non di una sola malattia, ma di tutte quelle che possono colpire l’intestino. Tutto questo in forma volontaria. Dopo aver portato a termine la sua missione, il medico-microbo tornerà alla normalità, e per riattivarlo bisognerà daccapo ingerire la sua versione “modificata”.
[Fonte: Ansa]