Come riferito sulla rivista Nature Communications, il team della Scuola di Ingegneria Meccanica, Aerospaziale e Ingegneria Civile di Manchester ha creato un microscopio che frantuma il record per il più piccolo oggetto osservabile, battendo il limite di diffrazione della luce. In precedenza, il microscopio ottico standard poteva solo vedere gli oggetti intorno ad un micrometro (0.001 millimetri) in modo chiaro.
Ma ora, combinando un microscopio ottico con una microsfera trasparente, il “Nanoscopio a microsfere” permette ai ricercatori di vedere oggetti fino a 20 volte più piccoli, arrivando a 50 nanometri (5 x 10-8m). Questo traguardo va al di là del limite teorico della microscopia ottica.
Questa capacità enormemente aumentata significa, per gli scienziati guidati dal professor Lin Li e dal dottor Zengbo Wang, poter vedere l’interno delle cellule umane, ed esaminare virus vivi per la prima volta e vedere potenzialmente ciò che li provoca. I microscopi esistenti hanno la capacità di esaminare punti minuscoli, ma non possono che vedere la superficie di una cellula piuttosto che esaminare la sua struttura, e non esiste uno strumento per visualizzare un virus vivo visivamente.
Gli scienziati ora credono di poter usare il microscopio per rilevare le immagini molto più piccole. Il nuovo metodo non ha alcun limite teorico delle dimensioni di funzionalità che possono essere viste. Il nuovo sistema di nano-imaging si basa sulla cattura ottica, proiezione di immagini virtuali prive di diffrazione ottica e amplificazione, utilizzando una microsfera che viene ulteriormente ripresa e amplificata da un microscopio ottico standard.
Il professor Li ha spiegato:
Questo è un record mondiale in termini di quanto in profondità un microscopio ottico può arrivare sotto una fonte luminosa che copre l’intera gamma dello spettro ottico. Non solo siamo stati in grado di vedere oggetti di 50 nanometri, crediamo che sia solo l’inizio e saremo in grado di vedere oggetti molto piccoli. In teoria, non vi è alcun limite, per quanto piccolo sia un oggetto, saremo in grado di vederlo.
La scoperta ora aprirà un’autostrada alla ricerca sulla prevenzione e la lotta contro i virus, facendo della biomedicina il campo di battaglia del futuro.
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[Fonte: Sciencedaily]