Chris Stoyanov ha vissuto per 6 mesi con una protuberanza sulla testa affinché i chirurghi potessero utilizzare la pelle per ricostruire il cuoio capelluto, rimosso a seguito di un tumore. Il palloncino è stato inserito sotto la cute e gradualmente riempito fino a raggiungere la misura di un pompelmo.
Si tratta di una tecnica riparativa che sfrutta la biologia della cute e dei suoi processi di riparazione per distendere e aumentare la superficie cutanea utilizzabile per realizzare un lembo, la cosiddetta “espansione tissutale”. Tale metodo prevede l’impianto sottocutaneo di palloncini gonfiabili in silicone riempiti progressivamente con soluzione fisiologica, così da provocare un aumento della superficie cutanea, e infine rimossi all’atto dell’intervento finale di allestimento del lembo con l’utilizzazione della cute eccedente.
Sempre più spesso si ricorre anche all’espansione cutanea intraoperatoria, come nel caso di quest’uomo, che ha subito l’asportazione di 23 cm di cuoio capelluto per poter sopravvivere al cancro. Ma il suo dramma è iniziato quando a 13 anni è comparsa sulla testa una pallina di grasso (lipoma), poi rivelatasi un tumore. Nonostante le numerose operazioni a cui si è sottoposto in Bulgaria, i medici non sono stati in grado di rimuoverlo completamente. La svolta è avvenuta quando, dietro suggerimento del medico di famiglia, si è trasferito nel Regno Unito dove gli specialisti gli hanno detto che se il tumore fosse stato lasciato crescere gli avrebbe perforato il cranio e lui sarebbe morto.
Stoyanov così si è sottoposto all’intervento. Chiaramente, dopo la rimozione del tumore si è ritrovato con un enorme zona calva. Credeva che avrebbe dovuto acquistare una scorta infinita di cappellini… e invece il chirurgo Kirkpatrick è stata la sua ancora di salvezza. La zona rimasta calva, infatti, è stata ricoperta con il nuovo cuoi capelluto.
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