Un potente tossina che uccide i pesci potrebbe avere proprietà per eliminare il cancro, secondo la ricerca collaborativa dell’Agricultural Research Service (ARS) guidata dal microbiologo Paolo V. Zimba e dal chimico Peter Moeller della US National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). La tossina, chiamata euglenoficina, ha una struttura molecolare simile a quella della solenopsina, un alcaloide utilizzato nel veleno per le formiche, noto per riuscire ad inibire lo sviluppo del tumore. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Journal Toxicon.
Nell’estate del 2002, un impianto commerciale di acquacoltura in North Carolina ha segnalato casi di mortalità misteriosa dei pesci nei suoi stagni. Oltre 21.000 esemplari di pesce persico sono morti tra luglio e agosto, con conseguente perdita di più di 100.000 dollari.
Per scoprire perché il pesce era morto, Zimba e Moeller hanno collaborato con il biologo della Michigan State University, Richard Triemer. Gli scienziati hanno isolato e analizzato i composti disciolti, batteri e alghe dei campioni di acqua dello stagno. Nel 2004, hanno identificato i colpevoli come Euglena sanguinea e Euglena granulata, due specie di alghe di acqua dolce che erano state generalmente considerate benigne.
E’ stata la prima volta che le alghe di acqua dolce causano uno sterminio nei pesci, ma non era l’unica caso simile. Zimba e i suoi colleghi hanno confermato 11 casi supplementari, in cui le alghe euglenoidi hanno fatalmente influenzato le vasche per pesci. Le perdite sono stimate in oltre 1,1 milioni di dollari.
Moeller, che lavora al centro NOAA sui rischi per la salute umana a Charleston, SC, ha purificato i composti attivi e pienamente caratterizzato la struttura molecolare dell’euglenoficina. Ora gli scienziati stanno cercando di brevettarla, e stanno attualmente esaminando le sue proprietà. I test di laboratorio hanno confermato che l’euglenoficina è mortale per i pesci (un pesce gatto esposto alla forma purificata della tossina è morto in 4 ore), ma potrebbe non essere mortale per gli umani, anzi, porterebbe dei benefici enormi.
Una potenziale uso della tossina è infatti la terapia dei pazienti affetti da tumore. I test di laboratorio hanno dimostrato che anche basse concentrazioni l’euglenoficina ha portato ad una diminuzione significativa nella crescita delle cellule del cancro, e può arrivare ad uccidere le cellule tumorali. Esami futuri cercheranno di verificare se la tossina può rallentare o prevenire la formazione dei tumori, ma se così fosse, quest’alga problematica potrebbe avere benefici nelle applicazioni mediche.
[Fonte: Sciencedaily]