Home » MEDICINA TRADIZIONALE » Ricerca e Sperimentazione » Come crescono le ossa?

Come crescono le ossa?

Come crescono le ossa? Ci ha pensato un gruppo di ricercatori dell’Istituto Telethon di Pozzuoli a scoprire il meccanismo che ne è alla base. La speranza dei ricercatori è quella di trovare applicazione pratica della scoperta per aiutare le persone affette da nanismo.

E’ il meccanismo dell’autofagia ad essere coinvolto nella crescita delle ossa dopo la nascita di una persona: esso è conosciuto per essere fondamentale per il funzionamento di moltissimi tessuti dell’organismo. Gli scienziati hanno individuato i fattori che lo regolano e che quindi consentono ai suddetti di crescere in maniera adeguata, prevenendo un loro accumulo attraverso la degradazione delle componenti cellulari. E’ quando questo meccanismo non funziona che sorgono problemi. Aver raggiunto questo traguardo potrebbe aprire strade nuove per sperimentare principi attivi e creare dei farmaci per curare le malattie dello scheletro, tra le quali figura proprio l’acondroplasia, ovvero la forma più diffusa di nanismo: essa è caratterizzata dall’arresto prematuro della crescita delle ossa. Spiega il professor Carmine Settembre, tra i firmatari della ricerca pubblicata sulla rivista di settore Nature:

Con questo studio abbiamo dimostrato che attivando l’autofagia attraverso l’utilizzo di farmaci è possibile correggere il difetto di formazione delle ossa causato da mutazioni nei geni Fgf. Questi risultati aprono una prospettiva per future sperimentazioni per la cura di diverse patologie scheletriche.

Lo studio, in pratica, apre alla ricerca di terapie specifiche ed efficaci per i problemi delle ossa derivanti da malattie genetiche ma anche per quelle più comuni. Eseguendo una sperimentazione su modello animale i ricercatori hanno potuto osservare che nei topi privi di uno dei fattori di crescita che regolano lo sviluppo scheletrico, l’autofagia non si attiva in maniera corretta portando al malfunzionamento dei condrociti e quindi a difetti di crescita delle ossa. Recuperabili stimolando autofagia con un farmaco.

Le possibilità aperte da questa scoperta italiana ottenuta tramite Telethon, lo ricordiamo, sono molteplici. Bisognerà semplicemente attendere che la ricerca possa trovare la giusta strada per trovare un’applicazione pratica.

Photo Credits | Sergey Nivens / Shutterstock.com