Saponi, bagnoschiuma: profumati sì ma pericolosi? Soprattutto per il cuore? La risposta è controversa e riguarda in buona parte la presenza del triclosan o triclosano contenuto regolarmente in molti prodotti igienizzanti di ampio uso comune e presenti in casa. Detergenti che utilizziamo regolarmente e che su questo antibatterico basano la loro funzionalità.
Il triclosan è un clorofenolo che viene utilizzato ovviamente come antisettico e che da tempo è caduto in una spira di polemiche nel web durano da qualche tempo, ampiamente rinfocolata dallo studio che stiamo per presentarvi, recentemente condotto dalla Davis School of Veterinary Medicine dell’Università della California, recentemente pubblicato sulla rivista di settore Pnas-Proceedings of National Academy of Sciences. Secondo gli scienziati statunitensi potrebbe rappresentare un pericolo sia per la salute umana sia per quella ambientale. Commenta l’autore dello studio, il prof. Isaac Pessah:
Il Triclosan si trova praticamente in tutte le case ed è diffuso nell’ambiente. Questi risultati forniscono una forte evidenza che la chimica è fonte di preoccupazione per la salute umana e ambientale.
I timori dello studioso e del suo gruppo nascono da una sperimentazione che ha sottoposto i topi alle stesse quantità che debitamente proporzionate vengono a contatto con noi nella vita di tutti i giorni. Partiamo dal presupposto che sono milioni i chili di triclosano che ogni anno finiscono nell’ambiente, nei corsi d’acqua e nelle falde acquifere. Tracce di questa sostanza sono stati riscontrati più volti nelle urine delle persone, nel sangue ed addirittura nel latte materno. Provate ad immaginare gli effetti per il cuore.
Analizzando le cavie murine ci si è resi conto che questa sostanza è in grado di influenzare le cellule muscolari compromettendone la funzionalità. E non dimentichiamolo: il cuore è il nostro muscolo più importante. Delle cellule cardiache isolate in laboratorio hanno mostrato una compromissione sensibile della loro funzione, tra le quali è comparsa anche quella responsabile del battito cardiaco. Anche i movimenti muscolari e le fibre muscolo-scheletriche sono apparse affette da problemi per una totale riduzione della funzione muscolare pari al 18% che saliva al 25% in caso della funzionalità cardiaca a venti minuti dall’esposizione al triclosano. In Italia il suo uso è regolamentato: viene ritenuto come limite massimo accettabile la presenza dello 0,3% nei prodotti.
Fonte |Pnas
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