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Plasil, effetti collaterali neurologici: le raccomandazioni dell’Ema

Il Plasil causa di effetti collaterali neurologici gravi? E’ questa la domanda che ci si pone dopo lo studio condotto sul metoclopramide dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) che dopo aver messo la pulce nell’orecchio dei consumatori, continua a sottolineare come questo farmaco sia da utilizzare con estrema cautela, rilasciando delle raccomandazioni a riguardo.

Abbiamo visto l’uso del Plasil in gravidanza, e leggendo la sua scheda farmaco sappiamo che tra gli effetti collaterali possibili vi sono proprio lo sviluppo di problemi neurologici e sindromi extra-piramidali come quelle alla base del Parkinson. Ricordiamolo, il Plasil e tutti gli altri farmaci a base di metoclopramide come il Geffer, l’Isaprandil, il Delipramil e il Digestivo S. Pellegrino tra quelli da banco ed il Randum tra quelli prescrivibili con ricetta sono dei medicinali che servono per la terapia di problemi digestivi, nausee e vomito causati anche da chemioterapia e problemi di motilità intestinale.

Lo studio di tipo revisionale condotto dall’Agenzia Europa del Farmaco ha verificato come questi disturbi neurologici possano apparire sul breve termine: spasmi muscolari, movimenti involontari e discinesia tardiva, Soprattutto nei bambini e negli anziani. Ecco cosa spiega il documento.

Il rischio a breve termine di effetti neurologici acuti è maggiore nei bambini, anche se la discinesia tardiva è stata segnalata più spesso negli anziani, e il rischio aumenta a dosi elevate o con il trattamento a lungo termine. Le prove indicano che tali rischi erano superiori ai benefici del metoclopramide in condizioni che richiedono un trattamento a lungo termine. Ci sono stati anche casi molto rari di gravi effetti sul cuore e la circolazione, in particolare dopo l’iniezione.

Questo non presuppone (ancora) che questo farmaco debba essere bandito, ma l’agenzia ha pensato di pubblicare alcune raccomandazioni, tra le quali figurano una durata massima di 5 giorni di trattamento, il non utilizzo sui bambini e la necessità di essere considerato come un farmaco di seconda scelta. E voi, che esperienze avete avuto con l’assunzione di Plasil?

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