Gli individui che sono esposti maggiormente al fumo passivo in ambienti privati e pubblici sembrano avere maggiori probabilità di soffrire di rinosinusite cronica. E’ quanto si apprende in un recente studio pubblicato nel numero di aprile degli Archives of Otolaryngology-Head & Neck Surgery.
Il fumo passivo contiene oltre 4.000 sostanze, comprese le oltre 50 che sono note o sospettate causare il cancro, stando alle informazioni di base fornite nell’articolo. L’evidenza suggerisce che il fumo passivo è associato ad una varietà di malattie negli adulti e nei bambini, inclusa la sindrome di morte improvvisa del lattante, infezioni respiratorie acute, patologie dell’orecchio medio, asma, malattie coronariche e cancro del polmone e del seno.
Si stima che 126 milioni di non fumatori, il 60 per cento di tutti i non-fumatori americani, siano esposti al fumo passivo, il che lo rende un importante problema di sanità pubblica.
Il dottor C. Martin Tammemagi, della Brock University, a St. Catharine’s, in Ontario (Canada), ed i suoi colleghi hanno studiato 306 pazienti non fumatori con diagnosi di rinosinusite cronica (infiammazione del naso o dei seni nasali che dura da 12 settimane o più). La loro esposizione al fumo passivo in casa, al lavoro, nei luoghi pubblici e privati nei cinque anni prima della diagnosi è stata confrontata con quella di 306 persone della stessa età, sesso e razza, ma non che non avevano rinosinusite.
I pazienti con rinosinusite cronica sono risultati più esposti al fumo passivo in casa (13,4 per cento contro 9,1 per cento), al lavoro (18,6 per cento contro 6,9 per cento), in luoghi pubblici (90,2 per cento contro 84,3 per cento) e a funzioni sociali private (51,3 per cento contro 27,8 per cento).
Nel complesso, circa il 40 per cento dei casi di rinosinusite cronica sembra essere attribuibile al fumo passivo.
I meccanismi che spiegano la connessione non sono certi, ma esistono diverse possibilità. L’esposizione al fumo passivo può aumentare la suscettibilità alle infezioni respiratorie o peggiorarle, inibire le risposte immunitarie e aumentare la permeabilità delle cellule che rivestono le vie respiratorie.
“Anche se sono necessari ulteriori dati per convalidare l’associazione fumo passivo/rinosinusite cronica, il fumo passivo è già noto causi molte altre malattie”, concludono gli autori. “E questo è già un motivo sufficiente per adottare misure che riducano o eliminino l’esposizione al fumo passivo.”
“Sulla base dei nostri risultati, i medici dovrebbero raccomandare ai pazienti con rinosinusite cronica di evitare completamente l’esposizione al fumo passivo. Anche modesti livelli di esposizione comportano rischi elevati”
[Fonte: JAMA and Archives Journals (2010, April 19). Secondhand smoke exposure associated with chronic sinus disease. ScienceDaily. Retrieved April 20, 2010, from http://www.sciencedaily.com /releases/2010/04/100419162131.htm]