Arrivano buone notizie per tutti coloro affetti da Sclerosi multipla. E’ stato infatti scoperto uno dei meccanismi che regolano la formazione della mielina, la “guaina” che avvolge i nervi e che viene a mancare nel caso di questa patologia. Ci ha pensato uno studio condotto in collaborazione tra i ricercatori del San Raffaele di Milano e la New York Universiti con il patrocinio dell’ Hospital for Special Surgery della cittadina statunitense.
La mielina consente al nervo la trasmissione delle informazioni da mandare al resto del corpo. La ricerca, pubblicata su Nature Neuroscience rischia seriamente di aprire la strada in futuro ad un trattamento medico, ad una terapia in grado di favorire la formazione di questa membrana in tutti i pazienti che a cuasa di difetti genetici, danni, malattie come la sclerosi multipla l’hanno persa.
Autrice dello studio una scienziata italiana, la dott.ssa Carla Taveggia, da poco ritornata nel nostro paese dagli Stati Uniti. Direttrice del laboratorio sulla mielina dell’Istituto di Neurologia Sperimentale dell’ospedale San Raffaele con la sua squadra è stata in grado di capire come rimediare alla degenerazione della mielina attraverso il suo funzionamento. La mancanza di questa guaina interrompe il normale flusso di informazioni fra neuroni.
Va ricordato che alterazioni nella capacità di mielinizzazione portano il corpo umano a subire delle conseguenze che definire fastidiose risulta un eufemismo. Si tratta di vere e proprie reazioni invalidanti che spaziano dalla perdita di conduzione di impulsi nervosi, come spiegato poc’anzi, fino alla completa morte neuronale corredata da invalidità permanente. A tal proposito va detto che lo stesso team di ricercatori, in studi precedenti era stato in grado di individuare un fattore di crescita della copertura di mielina dei nervi. Ed è proprio da qui che lo staff medico è partito per arrivare alla scoperta odierna, ovvero la TACE (Tumor necrosis factor Alpha-Converting Enzyme), molecola in grado di modularne sia l’attività che il funzionamento.
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Fonte: Sole 24 ore