L’Uomo è come un albero. L’immagine, poetica (e per questo molto gettonata tra gli artisti), ha una sua veridicità se si considera che, recentemente, alcuni studi medici hanno dimostrato come sia possibile calcolare l’età dell’individuo dall’analisi del suo apparato scheletrico, proprio come avviene agli arbusti con i cerchi concentrici del loro libro (il tronco).
Quello che invece ancora non sapevamo riguardo le ossa era che esse possono fornirci informazioni riguardanti anche il sesso del “proprietario”. La scoperta, banale solo all’apparenza, porta la firma di un gruppo di studiosi dell’università spagnola di Alcalà de Henares, che hanno pubblicato i risultati della propria ricerca sull’autorevole Skeletal Radiology Journal.
Un campione di 1120 individui tra 0 e 80 anni, suddivisi in gruppi in base ad intervalli d’età di 5 anni, è stato sottoposto ad un esame chiamato di “densitometria ossea” con Dual x-ray phototonic absorptiometry (Dxa) per determinarne il contenuto minerale osseo dello scheletro. Sono emerse interessanti differenze della densità minerale di tronco, gambe e braccia tra uomini e donne. In particolare, il “gentil sesso” sconta un deficit nella fascia di età tra i 16 ed i 25 anni, ed evidenzia la concentrazione minerale massima intorno ai 20 anni.
Quindi con 5 anni di spiacevole “vantaggio” rispetto agli uomini. Lo studio spagnolo suffraga i dati sulla maggiore incidenza dell’osteoporosi nell’universo femminile, ma potrà avere importanti applicazioni anche nella biomeccanica, e principalmente in quella correlata allo sport. I ricercatori hanno infatti spiegato che lo scopo della loro indagine era “Creare una sorta di banca dati della struttura ossea della popolazione spagnola”.
E i risultati saranno un importante punto di riferimento “Per confrontare queste caratteristiche ossee con quelle delle popolazioni di altri Paesi, oppure con soggetti sportivi, o ancora con individui affetti da osteoporosi“, ha spiegato il capo dell’equipe, dottor Aguado.