Potrebbe un estratto del carciofo rappresentare una cura preventiva contro il tumore da amianto? E’ quello che si verificherà in uno studio italo canadese attraverso una sperimentazione che partirà a breve.
Lavoreranno insieme il laboratorio di oncogenomica dell’Istituto Regina Elena diretto da Giovanni Blandino e la Mc Master University di Hamilton. Il campione preso in considerazione sarà composta da 30 pazienti esposti all’amianto, che hanno già sviluppato la presenza di placche polmonari da absesto e che rappresentano in questo modo il paziente tipo migliore per testare l’estratto di foglie di carciofo che in vitro ha già mostrato una certa efficacia. Questo composto , messo a punto da una azienda italiana, ha già passato la fase sperimentale cellulare e quella pre-clinica sugli animali ed è quindi pronta per il trial clinico.
Il progetto è stato presentato all’”International Workshop on metabolism, diet and chronic disease” e se i risultati finora ottenuti venissero confermati nel corso della sperimentazione umana, si aprirebbe seriamente un sentiero di prevenzione rivoluzionario. Il mesotelioma, questo il nome del tumore causato dall’amianto, è purtroppo una patologia ben nota in Italia. Se questa “chemioprevenzione” derivata dall’estratto di carciofo dovesse rivelarsi risolutiva, la vita di molte persone sottoposte loro malgrado all’esposizione a questo materiale, potrebbe cambiare decisamente in meglio, visto che non esiste ancora una terapia efficace contro questo tipo di patologia cancerosa. I pazienti che parteciperanno alla sperimentazione saranno seguiti per un anno dai ricercatori. Commenta il dott. Blandino, che sarà tra gli scienziati italiani che coordineranno lo studio:
Ogni anno il mesotelioma colpisce oltre duemila persone in Italia, ma la sua incidenza è in continua crescita, tanto che si attende un picco nel 2020. Nel nostro studio sperimentiamo, primi al mondo, la chiemioprevenzione con una sostanza naturale e dal costo contenuto per una patologia tumorale per cui, al momento, non esistono terapie davvero efficaci.
Non ci resta che attendere i risultati e comprendere se effettivamente il gruppo di ricercatori si trova sulla giusta strada per combattere il tumore da amianto.
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