Una bambina si è ammalata di peste in California. Secondo gli esperti potrebbe contratto la patologia mentre si trovava in vacanza nel parlo dello Yosemite. In Europa la peste è una malattia ormai considerata inesistente, quasi tipica solo dei libri di storia.
I casi di peste oltreoceano non sono molti ma ancora fanno notizia. La media è di cerca 7 l’anno. Essi si rivelano mortali solo se non curati, come è accaduto recentemente a due persone nello Stato del Colorado. I ricercatori del Ministero della Salute americano non sono preoccupati. La peste è una malattia rara, ma ci si può proteggere adeguatamente tenendosi a distanza dai possibili vettori della stessa, come i roditori selvaggi.
Questa malattia batterica può essere trattata efficacemente con gli antibiotici se diagnosticata in tempo. Ricordiamo che ne esistono 3 tipologie, quella polmonare (l’unica la cui diffusione passa da persona a persona, N.d.R.) quella setticemica, che può colpire tutto il corpo velocemente e portare alla morte con facilità se non curata e la peste bubbonica che colpisce le ghiandole linfatiche. Purtroppo le persone non sono preparate adeguatamente sulla malattia, quindi tendono a dare da mangiare ai roditori selvaggi che incontrano o a non farsi problemi nel maneggiare le loro carcasse: due comportamenti a rischio di contagio.
I sintomi della peste sono molto simili a quelli di un’influenza: parliamo di febbre improvvisa anche molto alta, un forte mal di testa, nausea e brividi: è quindi necessario verificare immediatamente se si è stati a contatto con animali che potrebbero esserne vettori. In California è stato verificato il contagio in passato anche da parte di animali domestici, motivazione per la quale sono in vigore delle linee guida specifiche per indicare alle persone come proteggere i propri “amici” dal contagio.
Gli Stati Uniti sono rimasti liberi dalla peste fino al 1900 quando alcuni roditori infetti hanno raggiunto le sue coste attraverso i flussi migratori navali.
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