Home » Neurologia » Alzheimer, preservare la memoria grazie alla dieta mediterranea

Alzheimer, preservare la memoria grazie alla dieta mediterranea

 Combattere i problemi di memoria relativi all’Alzheimer attraverso la dieta mediterranea: è questo il suggerimento derivante da studio recentemente condotto da un gruppo di ricercatori dell’università di Barcellona e recentemente rilanciato dagli esponenti medici della Società italiana di Gerontologia e Geriatria. Mangiare bene per una prevenzione efficace e duratura. Ed il segreto è negli alimenti.

La ricerca, pubblicata sulla rivista di settore Journal Alzheimer Deseases, illustra come gli cibi contenuti in questo percorso alimentare rappresentino uno dei fattori principali di scudo per il nostro organismo, sia dalle malattie cardiovascolari e dal cancro, sia nei confronti di malattie neurologiche come ad esempio l’Alzheimer.

Essenzialmente condurre un’alimentazione equilibrata e ricca di antiossidanti consente di mantenere sana la memoria e ridurre il rischio di deficit cognitivi tipici delle patologie neurodegenerative. Lo studio in questione è stato condotto su un gruppo di anziani considerati a “forte rischio cardiovascolare”. Un campione di 450 persone di entrambi i sessi di età compresa tra i cinquantacinque e gli ottanta anni, nei quali si è analizzato “il profilo del genotipo di apolipoproteina E”, protide deputato a trasportare il colesterolo nel sangue il cui alto livello viene generalmente correlato ad un maggiore rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer.

Le conferme del beneficio derivante dalla dieta mediterranea sono arrivate attraverso l’analisi dell’alimentazione condotta dai volontari e dai livelli di polifenoli nelle urine degli stessi, confrontata ovviamente con i test cognitivi e di memoria condotti sugli stessi. In particolare è stato rilevato che i cibi maggiormente adatti ad apportare benefici sono l’olio di oliva, in grado addirittura di migliorare la memoria a breve termine e di riuscire insieme al caffè a fissare i concetti ed i pensieri sul lungo periodo e le noci, spettacolari nel sostenere la persona per ciò che concerne la “memoria del lavoro” e il punteggio nei test cognitivi.

Gli scienziati spagnoli nell’articolo, e quelli italiani in seguito rilanciando i risultati dello studio, hanno quindi sottolineato l’importanza della prevenzione attraverso un’alimentazione sana e corretta che miri a salvaguardare il benessere psicofisico della persona.

Articoli Correlati:

Alzheimer: la scheda

Alzheimer, ha punti in comune con il diabete

Fonte: Journal Alzheimer Deseases