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Parkinson, Michael J.Fox cerca volontari in Italia

Michael J. Fox cerca volontari anche in Italia per gli studi della sua fondazione sul Parkinson. Come sapete l’attore è affetto da questa malattia da molto tempo ed è da sempre in prima linea per ciò che concerne la ricerca. Ora è caccia a chi possa contribuire al suo progetto “Fox Trial Finder”.

Il “Fox Trial Finder” è un progetto ideato dalla fondazione di Michael J. Fox che punta in qualche modo ad accelerare i tempi sui traguardi raggiunti dalla ricerca sul Parkinson creando in pratica una rete di comunicazione tra strutture, ricercatori e pazienti. Cerchiamo di spiegarci meglio. Basta collegarsi al portale sulla pagina Trova Trial per poter donare, in forma anonima o volontaria un campione di sangue o tessuto, eseguire una batteria di test, o sperimentare un farmaco.

Nel nostro paese sono 450 i partecipanti al momento e circa 20mila in tutto il mondo. Sapevate che molte ricerche pur avendo i fondi per essere condotte spesso non partono perché manca il giusto numero di volontari? Quello a cui puntano i ricercatori è trovare dei marker o dei segnali che consentano una diagnosi precoce piuttosto che una a malattia conclamata per riuscire a curarla o per lo meno a ritardarla e la Michael J. Fox Foundation ce la sta mettendo tutta per spianare la strada un tal senso. Marcatori biologici del sangue, della saliva e dei tessuti (un esempio tra tutti? quello del liquor cerebrale, N.d.R.) sono ciò che serve. E pur essendoci i mezzi per portare avanti uno studio, mancano i volontari.

E’ per questo che dall’America è partita anche una campagna di recruiting qui nel nostro paese. Come spiega Maurizio Facheris, neurologo e direttore associato per i programmi di ricerca della MJFF :

Non è sufficiente avere i migliori ricercatori del mondo o disporre di eccellenti dati diagnostici e strumentazioni all’avanguardia. Se mancano le persone che offrono il loro tempo, campioni di sangue, saliva e tessuti o che sperimentano un farmaco su loro stessi, la ricerca clinica non potrebbe andare avanti: per raggiungere i propri obiettivi ha bisogno di persone, volontari sani e malati, che collaborino alla ricerca ad ogni livello, a studi di fase I che valutano la tollerabilità e sicurezza dei farmaci prima di testarli su persone malate o sane.

Interessati?

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