I farmaci complementari e naturali possono curare bene il nostro corpo ed al contempo abbassare la spesa sanitaria.La riflessione è giunta da uno studio recentemente pubblicato sull’European Journal of Health Economics, il quale dimostra che rivolgersi ai medicinali naturali per curare alcuni piccoli-grandi malesseri, non crea danni all’organismo.
Ovviamente non si consiglia di curare patologie cancerose attraverso la medicina naturale, ma nella ricerca condotta da un gruppo di scienziati olandesi, si sottolinea come il ricorrere a cure dolci e naturali possa rappresentare un benessere per l’organismo, limitando alcuni sgradevoli effetti collaterali di alcuni medicinali “tradizionali”.
Lo studio, condotto dai dott. Peter Kooreman e dal dott. Erik W. Baars si è basato sull’analisi dei dati assicurativi di circa 150mila persone in un arco di tempo compreso tra il 2006 ed il 2009. Ovviamente oggetto dellon studio sono stati i costi relativi al medico, alle cure ospedaliere, quelli relativi alla spesa per i farmaci e quelli relativi alle attività paramediche. Non per ultimo è stata analizzata la durata e la qualità della vita della popolazione presa come campione.
I dati hanno rivelato che i pazienti dei medici preparati anche in medicina naturale presentassero un tasso di mortalità inferiore rispetto agli altri, pari al 30%. Senza contare la riduzione della spesa per le cure, le cui percentuali cambiano a seconda della fascia di età e di farmaco naturale utilizzato. Secondo i ricercatori a giustificare il calo di spesa sanitaria vi è un numero inferiore di ricoveri rispetto ai curati con farmaci tradizionali ed un ricorso decisamente ridotto agli stessi da parte dei pazienti.
Essenzialmente si ritiene che i medici con preparazione sui medicinali alternativi a quelli da prescrizione promuoverebbero un approccio mirato alla prevenzione. Commenta Alessandro Pizzocaro, presidente di Guna, un’azienda specializzata nel settore:
I dati dello studio offrono alla classe politica un importante spunto di riflessione sulla necessità di promozione di un sistema sanitario basato su un rapporto costo/benefici più favorevole, grazie all’integrazione tra medicina tradizionale e complementare. In questo senso la preparazione dei medici diventa essenziale ed è fondamentale intervenire anche sul sistema universitario.
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Fonte: THJHE