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Psicologia: per gli uomini dialogo è perdita di tempo

 Quando si parla di psicologia e propensione al dialogo, è innegabile che la donna dimostri una maggiore decisione nell’aprire il proprio cuore e nel  parlare dei problemi che l’affliggono. Un retaggio della sua stessa natura? Al momento questo non è dato saperlo, ma una ricerca recentemente condotta dagli psicologi dell’Università del Missouri di Columbia, negli Stati Uniti, sostiene senza mezzi termini che l’uomo non ama parlare dei problemi perché trova l’azione inutile al fine della risoluzione.

Eppure è ormai comprovato che dialogando, sciorinando i problemi ed analizzandoli a parole è più facile ottenerne una soluzione più rapida ed efficace. Basta pensare già a cosa succede quando una persona va in analisi. Nel rapporto con lo psicologo, la donna o l’uomo sotto terapia, racconta al proprio medico ciò che lo disturba, ciò che lo preoccupa. Più in generale riesamina con l’aiuto di una persona competente ciò che è accaduto nella propria vita e tenta di uscire da uno stato nel quale non si trova a proprio agio psicologicamente.

E tornando alla ricerca, quando una coppia ha dei problemi il dialogo può rappresentare non solo una valvola di sfogo per le persone coinvolte, ma soprattutto un punto di incontro dal quale partire per risolvere i problemi analizzandoli non solo dal punto di vista personale ma anche da quello dell’altra metà della coppia.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Child Development sostiene, come anticipato, che l’uomo “detesta” questa pratica perché la trova essenzialmente inutile. Visione diametralmente opposta a quella delle donne che pensano al contrario che attraverso il dialogo e la messa a nudo dei propri pensieri si riesca a trovare quasi sempre la soluzione giusta per ogni conflitto.

Gli psicologi sostengono da tempo che gli uomini avvertirebbero l’esigenza di parlare sia con le proprie compagne o con le persone a  loro vicine: semplicemente rifiuterebbero la pratica per non sembrare deboli ad un occhio esterno.  Ora questa nuova ricerca va ad aggiungere particolari ad un comportamento consolidatosi negli anni.

La dott.ssa  Amanda Rose e la sua squadra hanno sottoposto ad un sondaggio 2mila individui tra bambini ed adolescenti ottenendo i risultati sopra citati. La mancanza di dialogo maschile si rifletterebbe una volta adulti anche in un ipotetico rapporto genitori figli: è bene finchè si è in tempo che il ragazzo o l’uomo impari a gestire l’arma potente che il dialogo rappresenta

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Fonte: C.D.