La spermidina è una sostanza che ha rivelato negli anni la sua importanza, sia per quel concerne la salute che il contrasto all’invecchiamento. Appare quindi interessante che sia stato da poco messo in commercio un integratore proprio a base di questa sostanza.
Sostanza che stimola il rinnovamento cellulare
Un prodotto frutto di molti anni di ricerca, che ha mostrato come questo elemento possa essere in grado non solo di combattere l’invecchiamento ma anche alcune patologie a esso legate. La spermidina, nello specifico, è una sostanza endogena capace di contrastare lo stress ossidativo delle cellule e sostenere anche il sistema immunitario.
Essa è presente in alcuni alimenti e ora può essere assunta anche sotto forma d’integratore naturale. Come funziona? Semplice: questo elemento è capace di stimolare il rinnovamento cellulare spingendo il processo di autofagia, ovvero quello con il quale il nostro corpo elimina gli scarti delle cellule, ovvero le loro parti danneggiate o inutili. Si tratta di una procedura che avviene normalmente nel nostro corpo che generalmente può essere stimolato anche in altri modi.
Lo facciamo inconsapevoli quando seguiamo il digiuno intermittente come regime alimentare o quando facciamo attività fisica. E lo possiamo fare proprio assumendo spermidina, la quale deve il suo nome al fatto che sia stata identificata per la prima volta a concentrazioni importanti proprio nel liquido seminale. Questa sostanza endogena, spiegano gli esperti, è tra i nutraceutici attualmente più studiati al mondo e secondo le ultime ricerche condotte in tal senso sarebbe davvero utile nel mantenimento di una funzione cellulare normale.
E grazie alla sua stimolazione del rinnovamento cellulare sarebbe in grado non solo di sostenere il sistema immunitario favorendone il funzionamento ma sarebbe anche capace di abbassare il rischio di sviluppo di disturbi legati all’età coinvolgenti sia l’apparato neurologico che quello cardiovascolare. Pur non entrando nel merito commerciale di questo integratore, va detto che appare abbastanza rilevante che la ricerca abbia portato una conferma dell’efficacia di una sostanza che potrebbe rappresentare un toccasana del genere per la salute.
Studi spermidina condotti in zone blu
Interessante è poi tra l’altro il fatto che siano stati condotti degli studi sulla spermidina in contesti geografici denominati “Zone blu“. Esse sono le cinque aree del mondo nelle quali è possibile registrare una aspettativa di vita più alta. Ed è stato registrato come la dieta di queste persone comprendesse alimenti ricchi di spermidina come germe di grano, cereali integrali, formaggi stagionati come il cheddar, broccoli, cavolfiori, peperoni verdi, funghi, soia fermentata, piselli e pere.
La spermidina endogena, quella prodotta dal nostro organismo sia tramite le cellule che tramite il microbiota intestinale, tende a decrescere con il tempo: in tal senso l’integratore potrebbe rivelarsi utile, soprattutto per coloro che non possono consumare alcune tipologie di alimenti che ne contengono dosi importanti.