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Botulino, una soluzione per rapporti sessuali dolorosi

 Non è inusuale che una sostanza possa essere usata indistintamente per due motivazioni differenti. Noi conosciamo il botulino per il suo uso comune come “siero” antietà: grazie questo particolare batterio siamo infatti in grado di appianare rughe di espressione e fare piccoli ritocchi estetici.

Ora il botulino può essere utilizzato anche per alleviare problemi di salute. Nello specifico, quest’ultimo appare efficace per alleviare i disturbi vaginali.

Secondo lo studio effettuato dal dottor Peter T. Pacik, noto chirurgo estetico dello Stato americano del New Hapshire, il botulino proprio per la sua azione “rilassante” può essere utilizzato con efficacia come arma per debellare dolori vaginali, il bruciore e la contrazione dei muscoli.

In realtà quest’ultimo problema sembra più essere dettato da una questione psicologica relativa alle donne e alla loro storia personale che ad una manifestazione fisica, ma anche in questo caso può rivelarsi utile. Soprattutto perché solitamente questa problematica nasce in donne vittime di abusi e di un’educazione molto rigida: il non rilassare i muscoli pelvici le porta ad avere problemi al momento della penetrazione. In questo modo è possibile dare anche loro una vita sessuale soddisfacente.

Il professore ha ottenuto discreti risultati utilizzando la tossina botulinica A, la stessa che compone il principio attivo di prodotti antirughe come il botox e di farmaci utilizzati per combattere il torcicollo e gli spasmi emifacciali.

Nello specifico, il dottor Pacik ha iniettato una quantità variabile tra le 150 e le 400 unità internazionali di tossina all’ingresso della vagina delle donne, dando modo ai loro muscoli pelvici di rilassarsi. La maggior parte delle donne hanno confermato di non avere più provato né dolore, né spasmi muscolari. Questi risultati hanno portato il medico a mettere a punto uno studio approfondito da sottoporre alla FDA per l’approvazione della terapia in caso di vaginismo grave.

Se la terapia dovesse venir approvata, si aprirebbero di certo nuove frontiere per ciò che riguarda la salute intima delle donne.

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Fonte: La Stampa