Sono diversi i fattori che entrano in gioco quando si parla di attrazione sessuale: tra di loro, secondo una ricerca condotta di recente in Inghilterra, figura anche il tono di voce, il quale rappresenterebbe un forte punto di partenza nella scelta di un futuro partner.
Più la voce maschile è profonda e quella femminile acuta, maggiori sarebbero le capacità attrattive degli esseri umani che le posseggono. Già in passato similari studi condotti su modelli animali hanno mostrato come il tono e la frequenza della voce portava gli esemplari della stessa specie a reagire in modo differente perché a “voce” più bassa veniva associato un corpo più grande, una posizione di dominio e una potenziale aggressione.
Quello che hanno voluto fare gli scienziati è stato comprendere se tale modello potesse essere valido anche per gli esseri umani e le loro relazioni sociali. E per questo motivo hanno sottoposto un gruppo di volontari di entrambi i sessi ad una particolare sperimentazione: hanno fatto ascoltare agli uomini delle voci femminili alterate nei toni per far credere che corrispondessero a diverse tipologie di donne per comprendere da quali fossero attratti, ed alle donne voci alterate maschili in modo tale di fare altrettanto, per verificare se l’uomo “più grande” fosse il preferito. I risultati, pubblicati sulla rivista di settore Plos One hanno indicato come la compagine maschile preferiva una voce femminile dal tono più alto, dalla voce sospirante e dalla spaziatura ampia che faceva pensare ad una donna minuta e necessitante attenzione, mentre le esponenti di sesso femminile hanno preferito voci maschili più profonde ma dal tono sussurrato perché indicanti minore aggressività, anche prescindendo in alcuni casi dalla “stazza” dell’esemplare maschile.
Le conclusioni dei ricercatori? Molto semplici: nonostante l’enorme mole di caratteristiche che entrano in gioco nelle relazioni umane e nei legami che si creano, in fondo l’essere umano rimane un “animale evoluto” e come tale risente, istintivamente, delle stesse “pressioni” naturali proprie degli animali. Cosa ne pensate?
Fonte | Plos One
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