Sono ancora stabili le condizioni cliniche delle gemelline siamesi unite per il torace e l’addome, con cuore e fegato in comune, ricoverate al San’Orsola di Bologna. Le bambine ovviamente avrebbero bisogno di essere sottoposte ad una operazione a livello strettamente medico, ma come sempre accade in questi casi, è necessario superare degli ostacoli di tipo personale ed etico.
In particolare vi sarebbe bisogno a livello clinico, spiegano i medici, di “una revisione della condizione di continuità gastro-enterica”. I sanitari, all’interno dell’ultimo bollettino medico sono stati molto chiari sulle condizioni delle bambine:
Le attuali condizioni cliniche delle gemelle congiunte, supportate da trattamenti terapeutici farmacologici, strumentali e da una assistenza infermieristica complessa, sono stabili. Gli accertamenti diagnostici effettuati attraverso consulenze specialistiche cardiologiche, cardiochirurgiche, chirurgiche e di diagnostica per immagini hanno accuratamente puntualizzato quanto segue: la condizione anatomo-funzionale cardiaca e vascolare attualmente non richiede la necessità di procedere in urgenza a un trattamento palliativo temporaneo; la condizione epatica e delle sue connessioni vascolari non indica la necessità anche per questo ambito di intervento chirurgico immediato.
Ciò non toglie, hanno proseguito i medici che un intervento chirurgico sia necessario, almeno per rendere le condizioni di vita migliori dal punto di vista fisiologico migliori per entrambe le gemelle a prescindere dalla decisione che verrà presa in merito alla divisione. Continua il comunicato:
Nell’intento di un consolidamento della stabilità clinica e nella necessità di rendere la condizione di vita attuale la più fisiologica possibile è opportuna una revisione della condizione di continuità gastro-enterica anche per favorire la nutrizione enterale con latte materno. A fronte di precedenti casi analoghi, riportati dalla letteratura scientifica che hanno avuto esiti non favorevoli, la qualità attuale di vita delle neonate giustifica un atteggiamento terapeutico intensivo e di osservazione.
I prossimi aggiornamenti sulle condizioni di vita delle bambine, a meno del sopravvenire di fatti eccezionali verranno presentati il prossimo 1 agosto. Intanto la Curia bolognese, eticamente contraria a priori ad interventi che potevano portare alla morte delle gemelle, ha sottolineato in un editoriale la sua apertura ad operazioni in grado di salvaguardare la vita di almeno una delle due bambine.
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Fonte: Corriere della Sera