Sta facendo preoccupare tutt’Italia Antonio Cassano. Le sue condizioni infatti non solo lasciano con il fiato sospeso i tifosi del Milan, ma chiunque lo conosca in quanto è impossibile non volergli bene, quasi come un parente lontano. Forse il più guascone tra i calciatori del mondo ha accusato un leggero malore all’atterraggio alla Malpensa nella serata di sabato, in seguito alla partita di campionato vinta contro la Roma. Lì per lì non si credeva nulla di preoccupante, ed invece il ricovero in ospedale è stato una salvezza perché, stando alle ultime notizie, pare si sia trattato di un ictus ischemico.
Ma torniamo indietro di qualche giorno e capiamo cosa è accaduto. L’attaccante del Milan sull’aereo stava benissimo, rideva e scherzava come sempre, ma all’improvviso, al momento dell’atterraggio, ha perso i sensi. Immediatamente soccorso dal medico della società, ha ripreso conoscenza, ma aveva difficoltà a parlare e a muoversi. Una volta tornato in sé, ha addirittura chiesto di essere accompagnato alla sua auto perché sarebbe voluto tornare a casa da solo, ma il medico non lo ha ascoltato e lo ha portato in ospedale.
Dai primi sintomi, come la labirintite (vertigini, perdita dell’equilibrio, difficoltà nei movimenti e a parlare) si è pensato che potesse trattarsi di un calo di pressione o un ipoglicemia, anche perché vista la giovane età, appena 29 anni, era difficile pensare a qualcosa di più complicato. Ed invece i risultati dei primi accertamenti parlano di un ictus ischemico temporaneo. Ma di cosa si tratta?
In breve, dovrebbe trattarsi di un’interruzione dell’afflusso di ossigeno nel sangue al cervello, causata da un coagulo che ha bloccato l’arteria. E’ considerato temporaneo in quanto questo coagulo si è sbloccato da solo, ed infatti il ragazzo ha ripreso conoscenza in breve tempo e, chi ha potuto visitarlo in queste ore, ha detto che ha già ripreso a scherzare. Insomma, tutto finito?
Non ancora. Infatti rimane un mistero come mai in un ragazzo di 29 anni ciò possa essere accaduto, anche perché con tutti i controlli a cui si sottopongono i calciatori di certo si può escludere l’assunzione di medicinali o altre sostanze. Ma il giallo resta anche sulla vera malattia visto che la società ha diramato da qualche minuto un comunicato in cui si spiega che la diagnosi di ictus ischemico non deriva né dai medici del Milan né da quelli dell’ospedale. Insomma, Cassano dovrà essere sottoposto ad altri accertamenti prima di avere la certezza al 100% di cosa ha avuto, ma restano una certezza ed un dubbio. La certezza è che non rischia nulla, dopo un ictus, se curati a dovere, si può vivere normalmente. Il dubbio resta sulle possibilità che torni a giocare. Secondo un alto dirigente rossonero nella migliore delle ipotesi potrebbe tornare in campo anche tra 2 mesi. Nella peggiore potrebbe abbandonare il calcio.
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