I medici di base devono aiutare a gestire le emergenze sanitarie. E lo possono fare anche direttamente dai Pronto Soccorso degli ospedali. Accade in questi giorni a Roma, dove ha preso il via un nuovo progetto pilota: presso il Dipartimento Emergenza Accettazione (DEA) del Policlinico Umberto I alcuni medici di medicina generale saranno impegnati 24 ore su 24 a prestare soccorso ai pazienti afferenti. L’obiettivo è ovviamente quello di creare un’alternativa alle file interminabili al Pronto Soccorso, soprattutto in riferimento ai frequenti codici verdi e codici bianchi, ovvero quelli che non hanno un’urgenza immediata di trattamento (per approfondire leggete “I colori dell’Emergenza”).
Tutto ciò è parte integrante di una più vasta operazione di riorganizzazione del sistema assistenziale e sanitario e mira essenzialmente alla migliore presa in cura di determinate categorie di pazienti, che in questo modo dovrebbero avere maggiori certezze sulla prosecuzione della continuità delle cure. Spiega Renata Polverini, Presidente della Regione Lazio ed al contempo Assessore alla Sanità:
“Come per l’apertura serale degli ambulatori (attivata già da qualche tempo ndr) si tratta di una nuova esperienza che testeremo nei prossimi sei mesi per poter essere estesa poi in altri nosocomi della Capitale. A breve i medici di medicina generale entreranno in servizio anche presso il Dea del San Giovanni Addolorata”.
A poco a poco verranno attivate altre postazioni territoriali della Asl Roma A fino a coprire tutti e quattro i distretti della Capitale. Cambierà veramente qualcosa? Le emergenze in Pronto Soccorso saranno più facilmente gestibili? Non bisogna criticare prima che un progetto parta. Sicuramente ci sono le basi per un eventuale successo. Eppure l’iniziativa mi sembra un palliativo, che potrebbe intasare ulteriormente gli ambienti dedicati alle emergenze.
E’ come se invece di andare Maometto alla montagna, si sposta questa e la si mette a sua disposizione: un miracolo! Semplicemente, visto che i cittadini in caso di un lieve malessere tendono ad affollare i DEA anziché rivolgersi al proprio medico di base o alla guardia medica, verranno così invitati a riflettere o a perseverare? Non saprei, stiamo a vedere, nel frattempo non sembrano emerse comunicazioni ufficiali da parte delle categorie interessate.
[Fonte: Regione Lazio]