Salute, ricerca, didattica, assistenza e cura. Sono gli obiettivi funzionali della Città della Salute in progettazione a Milano, i cui lavori dovrebbero partire già nel 2012 e che dovrebbe essere operativa entro il 2015. Apprendiamo dall’AGI che è stato già approvato il Documento Preliminare alla Progettazione (DPP) e si sta preparando lo Studio di fattibilità del progetto, la cui gara verrà indetta a breve.
Il via ufficiale alla realizzazione del nuovo polo sanitario pubblico lo ha dato ieri il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, nell’ambito di un incontro con i vertici del Consorzio che si occuperà dei lavori del complesso e alla presenza dei tre enti fondatori e dell’assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. Al meeting hanno preso parte Luigi Roth, presidente del Consorzio Città della Salute; Carlo Lucchina, direttore Generale Sanità Regione Lombardia; Carlo Borsani, presidente Fondazione Irccs Istituto Carlo Besta; Alberto Scanni, direttore dell’Azienda Ospedaliera Luigi Sacco e Antonio Colombo, presidente della Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori.
La Città della Salute occuperà un’area di 220.000 metri quadri di superficie e sorgerà nella zona attualmente occupata dall’Azienda Ospedaliera Luigi Sacco, riunendo gli Istituti Sacco, Besta e l’Istituto dei Tumori.
Il polo sanitario si avvarrà inoltre di ulteriori 70.000 metri quadri che ospiteranno l’asilo nido aziendale, i parcheggi e gli impianti tecnologici.
Gli organici dei tre Istituti resteranno inalterati mentre in tutto, il nuovo centro nato dalla fusione dei tre istituti, consterà di 1.405 posti letto, e dunque circa un centinaio in più di quelli attuali, così suddivisi
- 250 al Besta
- 505 all’Istituto Tumori
- 650 al Sacco
Nel corso della conferenza stampa seguita all’incontro, Formigoni ha spiegato che la Città della Salute di Milano si configura come il
più grande progetto sanitario del nostro Paese, in grado di unire, secondo le visioni più avanzate, le funzioni di salute, ricerca, didattica, assistenza e cura. La persona è al centro e la struttura gira intorno al paziente, ai suoi bisogni, al suo sistema affettivo e relazionale e al suo percorso di cura.
In questo momento di forte crisi per la sanità pubblica, le cifre di investimento del nuovo polo sanitario milanese suonano come una boccata d’aria fresca per le strutture ospedaliere cittadine: dei 520 milioni di costi complessivi, 230 milioni saranno stanziati dalla Regione Lombardia, 40 dallo Stato e 250 proverranno da investimenti privati.
[Fonte: AGI]