La micosi inguinale, nota anche con il nome di tinea cruris, è un’infezione molto diffusa della zona inguinale ed è causata da funghi. Interessa prevalentemente gli uomini, tuttavia anche le donne possono esserne colpite, sebbene la causa scatenante sia un altro tipo di fungo: la candida, che inizia a livello vaginale e si diffonde alla cute esterna se non trattata. Vediamo quali sono le cause, la terapia e se esistono dei rimedi naturali.
Micosi inguinale: cause
La micosi inguinale è causata da un fungo chiamato trichophyton rubrum ed è favorita dall’umidità che rimane presente nella piega inguinale dopo i lavaggi e dopo i bagni in piscina o in acque aperte non cambiando subito il costume.
Micosi inguinale: sintomi
La micosi inguinale si manifesta con un eritema rossastro con bordi ben demarcati nella zona dell’inguine e dei genitali esterni. L’eruzione si può estendere alla parte interna della coscia sino ai glutei. L’arrossamento, inoltre, può essere accompagnato anche da prurito e sensazione di bruciore intorno all’inguine.
Micosi inguinale: terapia
Le micosi in generale richiedono un intervento tempestivo, in quanto se non curate possono perdurare e propagarsi in altre parti del corpo e quella inguinale non eccezione. In genere basta trattare il problema con farmaci da banco come Canesten spray o antimicotici in crema (es. Crema 2 S) se la micosi è localizzata, Pevaryl o prodotti in polvere se la micosi è diffusa.
Per migliorare la cura è fondamentale lavare tutti i vestiti a 60° (meglio se si aggiunge un igienizzante), lavarsi con saponi antibatterici e asciugarsi molto bene. È preferibile, inoltre, usare abiti in tessuto naturale e non aderenti e cambiare spesso i vestiti a contatto con i funghi. Con un trattamento appropriato la frequenza di guarigione è molto elevata, tuttavia alcuni soggetti, nonostante le cure, possono sviluppare una malattia cronica e in quel caso è necessario rivolgersi ad un medico, il quale potrà prescrivere farmaci più efficaci.
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