In Italia è boom delle richieste di sbiancamento dei denti, per le quali si è registrato nell’ultimo anno un aumento del 30%. Questo è quanto afferma l’odontoiatra piemontese Giovanni Bona. Se il tempo, il consumo di alcuni alimenti (come il tè e il caffè) e sostanze (come il fumo di sigaretta) rischiano di ingiallire i denti e rendere opaco il nostro sorriso ecco quindi che sempre più persone corrono ai ripari concedendosi un lusso che una volta era riservato solo alle star e starlettes d’oltreoceano e nostrane attraverso l’applicazione di protesi, come le faccette in ceramica, e il ricorso a trattamenti per ridonare brillantezza al proprio sorriso.
Infatti secondo un’indagine condotta dalla statunitense American Academy of Cosmetic Dentistry (AACD), ben il 92% degli americani intervistati ritiene che un sorriso smagliante sia la chiave del proprio successo nella vita e tre su quattro affermano che esibire denti bianchi e in perfetta salute offra maggiori opportunità di trovare un lavoro e fare carriera.
Lo sbiancamento dei denti può essere fatto da un dentista attraverso l’applicazione di sostanze sbiancanti particolarmente potenti la cui efficacia si protrae per 5/6 anni (anche se lo stesso può non valere per i forti fumatori e coloro che bevono molti caffè). Tuttavia esistono in commercio differenti prodotti farmaceutici “da banco” che permettono di ottenere risultati analoghi anche a casa, in quest’ultimo caso però la concentrazione delle sostanze sbiancanti, come il perossido di carbamide, è minore e i risultati, che impiegano un pò di più per farsi vedere, sono meno duraturi (2/4 anni).
In alternativa, è possibile farsi applicare dal dentista delle faccette in ceramica, i cosiddetti veneers, che vengono incollate sulla parte anteriore del dente coprendolo perfettamente. Il risultato è estremamente naturale ed è praticamente impossibile distinguerne la presenza. In genere la loro efficacia è garantita per dieci anni.