Il glaucoma non è una pura e semplice patologia degli occhi, ma un insieme di queste, in grado di provocare un danno al nervo ottico e dunque la cecità. Non a caso rappresenta la seconda causa in assoluto di questo tipo di invalidità. E’ solitamente provocato da un’elevata pressione intraoculare. Ma quali sono i sintomi? Diversi a seconda del tipo di glaucoma, spesso assenti, ma cerchiamo di capire insieme come individuare precocemente questa particolare condizione. Perché la diagnosi precoce e l’attivazione di un’adeguata terapia possono salvare la vista.
Glaucoma, i sintomi
Il glaucoma è a volte chiamato anche “ladro silenzioso della vista” perché come è facilmente intuibile da tale definizione è asintomatico fino ad uno stadio troppo avanzato. E’ il caso del glaucoma primario ad angolo aperto il più frequente statisticamente: in questo contesto si ha una lenta e progressiva diminuzione della visione periferica in entrambe gli occhi fino ad una visione tipo tunnel (si perde totalmente il contorno dell’immagine) a malattia avanzata. Diversa è invece la sintomatologia in presenza di un glaucoma acuto ad angolo chiuso: in tal caso si può avere un forte dolore agli occhi, a tal punto da provocare nausea e vomito. Spesso questa condizione si accompagna a mal di testa e si ha un’ improvvisa diminuzione della vista (specie in presenza di scarsa luminosità), ma anche visione offuscata, aloni ed arrossamento degli occhi. Se due sintomi di questo tipo arrivano insieme è opportuno rivolgersi immediatamente ad un oculista o addirittura ad un pronto soccorso.
Glaucoma: prevenzione
Il glaucoma può essere primario, ovvero dovuto a cause non specificate, o secondario, dipendente da altre patologie: lesioni, infiammazioni o infezioni oculari, traumi agli occhi, tumore, cataratta o diabete, tanto per citare qualche esempio. E’ quindi importante tenere sotto controllo questa malattie. Ma non va dimenticata la visita oculistica annuale, che comprenda ovviamente anche la misurazione della pressione degli occhi. L’American Academy of Ophthalmology la raccomanda a partire dai 40 anni e poi ogni tre anni se non esistono i suddetti fattori di rischio oltre la familiarità con il glaucoma. Dopo i 60 anni anche l’età diventa un fattore di rischio e quindi lo screening oculare è consigliato ogni anno. Non guasta una visita oculistica anche prima dei 40 anni.
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