La miopia è il problema di vista più comune al mondo (si calcola che ne soffra una persona su tre, in vari gradi), ed è una limitazione nella visione da lontano. Chi ne soffre può avere difficoltà ad esempio a leggere i cartelli mentre guida o, in generale, a leggere o riconoscere volti ad una certa distanza, nonostante la lettura da vicino non crei problemi.
Interventi contro la miopia
La miopia può essere corretta, nella maggior parte dei casi, utilizzando dei semplici occhiali o lenti a contatto, ma chi vuole risolverla definitivamente può ricorrere all’intervento chirurgico. In caso di miopia grave, la chirurgia può ridurre il problema ma rendere ancora necessario l’utilizzo degli occhiali, mentre negli altri casi può permettere al paziente di farne a meno. L’intervento più comune è quello laser ad eccimeri.
Questo si divide in due tipologie principali (ma le opzioni sono molte di più). Nella prima, chiamata PRK o fotocheratotomia refrattiva (utilizzata di solito in casi lievi o medi), il laser rimuove uno strato di tessuto corneale, che appiattisce la cornea e permette ai raggi di luce di essere messi a fuoco più vicini o addirittura sulla retina; la seconda, chiamata LASIK o chirurgia refrattiva (utilizzata in casi gravi), prevede il taglio di un lembo della parte superiore della cornea, con un laser che rimuove parte del tessuto e reinserisce il lembo nella posizione naturale.
In realtà ci sarebbe anche una terza via che è a metà tra le lenti e la chirurgia. Si chiama ortocheratologia e si tratta di speciali lenti a contatto che modellano la cornea e, col tempo, correggono la miopia. Queste lenti molto spesso vengono indossate di notte, in modo tale da dare alla cornea la forma corretta che viene mantenuta per tutto il giorno senza fare ricorso alle lentine.
Controindicazioni dell’intervento laser contro la miopia
Una volta la terapia laser era considerata pericolosa perché in molti casi peggiorava, anziché migliorare, il problema, ma da una decina di anni circa è stato introdotto un farmaco che, associato ad applicazioni laser non-termiche, è in grado di risolvere il problema nel 72% dei casi. Secondo gli ultimi studi, a 10 anni di distanza meno di un terzo dei pazienti è costretto a ri-sottoporsi all’intervento perché il problema è tornato, ma solo quando si tratta di casi gravi, mentre un miglioramento è riscontrabile in circa il 90% di chi si sottopone al trattamento.
Altre complicazioni possono essere infezioni, opacità corneale, aloni notturni, correzioni eccessive, errori legati all’operazione o la nascita di altre condizioni della vista come l’astigmatismo o la presbiopia
Per sottoporsi ad un intervento, bisogna prima effettuare una visita medica presso un oculista. Anche se la tecnologia oggi è molto avanzata, si tende sempre a preferire gli occhiali o le lenti a contatto all’intervento, e questa è di solito l’ultima scelta, applicabile solo in caso particolari, come enormi differenze di gradazione tra gli occhi, intolleranza alle lenti o se il paziente fa un mestiere per cui portare gli occhiali o le lenti a contatto è di ostacolo.
Costi dell’intervento laser contro la miopia
Ma se una persona volesse sottoporsi in Italia a quest’intervento, come può fare? Il primo passo, come detto, è di rivolgersi al proprio oculista per una prima visita. Sarà lui ad indicarvi la struttura adatta, mentre i costi variano notevolmente. A seconda della tipologia di intervento ci sarà da considerare un diverso utilizzo dei macchinari e competenze sempre maggiori del chirurgo. Per questo i costi possono variare di solito dai 1.000/1.500 euro ad occhio ai 5.000 per entrambi. In determinati casi di gravità la chirurgia è mutuabile, ed in quel caso bisogna rivolgersi alle autorità sanitarie della propria Regione perché il regolamento è diverso a seconda di dove risiedete. Quando è mutuabile, è possibile pagare un ticket che va dai 40 ai 50 euro per occhio, anche se le modalità sono spesso differenti.
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[Fonti: allaboutvision; medicalnewstoday]