Le mestruazioni parlano di noi, del nostro modo di essere e, in particolare, della nostra salute sessuale e riproduttiva. Due aspetti fondamentali della femminilità. Ritmo, intensità e durata sono gli elementi chiave dell’equilibrio interno scandito dall’attività ciclica ormonale: averne cognizione significa, da un lato, conoscersi meglio come donna, dall’altro, porre le basi di una consapevolezza orientata alla prevenzione. Sostiene la dottoressa Rossella Nappi, ginecologa, ricercatore presso l’Unità di Endocrinologia Ginecologica, Fondazione Maugeri Università di Pavia e Presidente della Società Internazionale per lo Studio della Sessualità della Donna
“Un disturbo mestruale può nascondere problemi ormonali funzionali o, addirittura, vere e proprie patologie ginecologiche. Riconoscere tempestivamente cicli scarsi o abbondanti, troppo corti o troppo lunghi attraverso l’esercizio dell’auto-osservazione, può aiutare a cogliere segnali importanti per salvaguardare la fertilità e in generale per tutelare la salute della donna. Inoltre, monitorare il flusso mestruale concorre certamente a fugare quelle ansie e preoccupazioni che impediscono l’espressione piena della nostra libertà, al lavoro, in università, nello sport, nel tempo libero”.
Se, dunque, le mestruazioni parlano di noi, viceversa, il modo in cui noi parliamo delle mestruazioni riflette il vissuto che ne abbiamo e il benessere psicofisico da sempre ad esse correlato. Il complesso equilibrio ormonale che regola la fertilità, infatti, influenza quotidianamente molti aspetti della vita personale e relazionale di una donna. Come l’umore, il comportamento alimentare, la sessualità, le performances sportive e lavorative, ecc. Sottolinea ancora la specialista
“In quest’ottica diventa prioritario poter contare su un’adeguata protezione intima che garantisca il giusto comfort uro-genitale. Ossia, il benessere dell’ambiente vaginale e vulvare, così da prevenire stati infiammatori, o peggio ancora, vere e proprie infezioni”.
Interlocutore privilegiato e fonte informativa autorevole in questo campo è senza dubbio il ginecologo che, soprattutto se donna, viene sempre più spesso coinvolto in un dialogo costruttivo sulla salute riproduttiva e sessuale, finalizzato alla prevenzione e non soltanto alla cura. E, anche se soltanto una minoranza delle italiane (il 21%) è convinta che i prodotti ad uso interno siano complicati da utilizzare, purtroppo ancora 2 donne su 3 credono che un tampone possa essere perso o rimanere intrappolato all’interno dell’organo genitale.
Una simile convinzione nasce dalla scarsa consapevolezza, circa le dimensioni della vagina. Nella metà dei casi, però, il disagio di parlare di comfort uro-genitale inibisce il confronto diretto. Ecco perché l’87% delle donne manifesta grande interesse verso articoli che trattano l’argomento, soprattutto se scritti da donne medico. Nell’insieme, questi dati suggeriscono che un dialogo sul ciclo mensile possa favorire il benessere riproduttivo e sessuale, ma anche la qualità di vita in generale. Ed è esattamente ciò che le donne desiderano per fugare pregiudizi e taboo del loro ‘essere con le mestruazioni’.