Che estate sarebbe senza zanzare?… con il caldo, infatti, i primi ad arrivare sono proprio questi fastidiosi ospiti, che non si fanno scrupoli, anche davanti al “pancione”! Secondo gli esperti, le zanzare tenderebbero a prediligere il gruppo sanguigno 0, a seguire l’A e in ultima scelta il B, ma anche chi produce più anidride carbonica e le donne incinte, che ne produrrebbero circa il 21% in più rispetto agli altri, sono persino più soggette alle loro punture! Vediamo insieme quali sono i rimedi più efficaci.
Le zanzare per molti sono un vero tormento, a maggior ragione si è in dolce attesa, quando ai classici disturbi della gravidanza (piedi gonfi, spossatezza, mal di schiena, ecc.) si aggiunge il fastidio delle loro punture. Quando si viene morsi, si possono avere 2 tipi di reazioni:
- Normoreattiva: si manifesta con prurito che permane per circa mezz’ora, pomfo, eritema ed edema. La situazione regredisce nell’arco di 30-120 minuti.
- Ipereattiva: si manifesta con pomfo di maggiori dimensioni, che permangono anche oltre le 24 ore e con evoluzione in papula. Le papule possono permanere anche fino a 10 giorni, lasciando il posto a vescicole con secrezione sierosa. La pelle in genere presenta anche macchie scure o chiare.
Prevenire le punture di zanzara in gravidanza
Per prevenire le punture di zanzara è importante fare attenzione anche all’ambiente domestico. La forma più efficiente di protezione sono senza dubbio le zanzariere alle finestre o sui letti, ma è opportuno anche evitar di generare qualunque tipo di ristagno di acqua dove le zanzare possano depositare le uova e riprodursi indisturbatamente. Ne sono un esempio i sottovasi per i fiori, gli annaffiatoi, le bacinelle o i raccoglitori d’acqua. Un altro sistema di provata efficacia per allontanare questi fastidiosi insetti è quella di sistemare sui balconi, davanzali, terrazzi e giardini alcune piante quali:
- Citronella, che non a caso è l’ingrediente principale di molti repellenti. È molto semplice da coltivare perché è una sempreverde. L’importante è accertarsi che sia Cymbopogon Nardus o Cymbopogon Winterianus, perché spesso quelle vendute non sono vere e proprie piante di citronella.
- Catambra: questa pianta, originaria dell’America Boreale, è persino più efficace della citronella, in quanto la sua azione repellente (merito del catalpolo) si espande per un raggio di oltre 6 metri. Si coltiva sia in vaso che in terra e non soffre né il caldo né il freddo, inoltre è inodore e non necessita di potatura. Anche in questo caso bisogna fare attenzione che si tratti dell’originale, protetta dal brevetto europeo e riconoscibile dal timbro indelebile sul fusto e dall’etichetta antistrappo sulla chioma che riporta uno speciale codice di controllo.
- Agerato: anche questa pianta ha una buona capacità repellente grazie alla cumarina, una sostanza che alle zanzare risulta particolarmente sgradita. Necessita dell’esposizione diretta al sole per almeno 4-5 ore al giorno e non si usa direttamente sulla pelle.
Punture di zanzare: rimedi
Durante la gravidanza le creme o i classici spray repellenti antizanzare sarebbero da evitare. Molti di questi prodotti, infatti, potrebbero contenere sostanze potenzialmente dannose per il bambino (es. dietiltoluamide). I rimedi naturali, invece, sono sicuri e assolutamente efficaci, a patto di non essere allergiche a qualche sostanza. Per creare un olio repellente a prova di zanzare basta mescolare 3,5 grammi di citronella, 3,5 grammi di eucalipto e 2,5 grammi di essenza di geranio. Per amalgamare il tutto si aggiunge qualche goccia di olio di mandorle e si spalma direttamente sulla pelle. In caso di abrasioni e/o irritazioni della pelle è buona norma non applicare lozioni, comprese quelle naturali.
Se invece siete state già morse e volete alleviare il prurito, potete usare l’Aloe vera. Basta acquistare il gel in qualunque erboristeria o anche al supermercato (es. l’Aloe vera dell’Equilibria) e applicarlo sulla zona da trattare. Questa pianta, infatti, vanta molteplici virtù curative ed è efficace nella cura di ferite e scottature.
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