Si chiama stenosi valvolare aortica ed è una tecnica innovativa secondo la quale è possibile inserire una valvola cardiaca senza sottoporre un paziente ad un intervento chirurgico. E avvenuta per la prima volta in Abruzzo ieri, anche se in Italia c’era già stato qualche caso, all’ospedale Mazzini di Teramo, in cui questa nuova tecnica è stata applicata a tre pazienti anziani per i quali un’operazione sarebbe stata molto rischiosa.
La tecnica utilizzata si chiama “percutanea“, ed è già utilizzata in altre procedure. Essa è poco invasiva in quanto utilizza soltanto minuscole incisioni, ma molto efficace. L’operazione è simile all’angioplastica, e consiste nell’introduzione della valvola aortica mediante una puntura percutanea dell’arteria, attraverso l’immissione di particolari cateteri nell’arteria femorale.
Il direttore del Dipartimento cuore e vasi dell’ospedale teramano, Cosimo Napoletano, ha spiegato in conferenza:
La portata dell’evento è tanto più grande se si considera che la tecnica è di assoluta avanguardia poichè recentissima e diretta a contrastare una patologia grave ed emergente che affligge la fascia più anziana della popolazione, solo in Italia stimata in oltre 3 milioni di persone, una metropoli, ed in Abruzzo in oltre 70000 persone, quasi un’intera città.
A questo annuncio si aggiunge quello di Franco Prosperi, responsabile del Laboratorio di Emodinamica del Presidio, il quale ha affermato:
Finalmente stiamo fornendo una risposta ad un richiesta di salute sino ad ora insoddisfatta nel trattamento di una grave patologia di rilevante attualità, strettamente correlata all’ età media della popolazione. Ci riferiamo alla stenosi valvolare aortica, che interessa il 5% della popolazione più anziana, gravata nella forma sintomatica da altissima e precoce mortalità, per la quale l’unica terapia possibile è la sollecita sostituzione valvolare.
La tecnica si è resa quasi “obbligatoria” in quanto, secondo i dati dell’ospedale, circa un terzo dei pazienti con problemi alle valvole cardiache come il restringimento della valvola aortica che ha colpito queste tre persone, non sono operabili per problemi di età o per la compromissione fisica dovuta alla patologia o ad altre ad essa collegate. Non dovendo più utilizzare obbligatoriamente la chirurgia ora si aprono nuovi scenari nella medicina, ed ulteriori speranze di vita per chi, anche in età avanzata, dovrà sottoporsi a questo genere di operazioni.