Ricorderete tutti le capacità extrasensoriali del bambino di Shining, capolavoro di Kubrik tratto dall’omonimo romanzo horror di Stephen King. Nel film il dono del protagonista veniva chiamato “luccicanza“. Il corrispettivo reale è un fenomeno di presentimento che fa parte della telepatia. La parola telepatia è la versione abbreviata di telepatia mentale.
L’etimologia del nome di origine greca rimanda ad una sensazione di distanza: tèle (lontano) e pàtheia (sentimento).
Il termine è stato coniato da Frederick William Henry Myers (1843-1901), uno dei fondatori della moderna psicologia in un articolo del 1882 Proceedings of the Society for Psychical Research. La definizione esatta indicherebbe con telepatia la comunicazione che avviene tra due menti attraverso la percezione extrasensoriale (ESP), vale a dire attraverso un processo indipendente dalla vista, dall’udito, o da altre percezione sensoriali.
Il termine ESP è stato reso popolare ed è ormai di uso comune, grazie al lavoro di J.B.Rhine, che ha iniziato ad indagare il fenomeno alla Duke University nel 1927. Si riferisce ai fenomeni di telepatia, chiaroveggenza, premonizione e preveggenza.
L’esistenza di ESP e di altri poteri paranormali come la telecinesi, sono controverse, anche se la sistematica ricerca sperimentale su questi temi è in corso da oltre un secolo nella parapsicologia.
La maggior parte dei casi di telepatia extrasensoriale sono state respinte e reputate non credibili scientificamente.
Molti sono gli episodi di telepatia che vedono protagonisti i cani. Famoso il caso del cane dell’inglese Pam Smart, Jaytee, che è stato protagonista di diversi programmi televisivi in Australia, negli Stati Uniti e in Inghilterra.
Secondo i genitori di Pam, che si sarebbero resi conto per primi delle facoltà telepatiche del cane, Jaytee si metteva alla finestra, proprio nel momento in cui Pam, a chilometri di distanza, decideva di tornare a casa. Quello che ha reso scettici i più è come era possibile determinare il preciso istante in cui Pam decideva di rientrare.
Gran parte degli episodi di ESP sono basati su eventi apparentemente insoliti che sembrano inspiegabili. Malgrado parapsicologi come Charles Tart e Raymond Moody, Susan J. Blackmore abbiano cercato di dare un’impronta scientifica al fenomeno, siamo ancora lontani da qualsiasi spiegazione che non contenga lacune, da poter additare come frodi, incompetenze e statistiche forzate.
Molti studiosi sostengono che l’impossibilità di spiegare scientificamente un fenomeno non implica che la sua spiegazione vada ricercata necessariamente nel paranormale. Si, ma allora dove?
Forse si tratta di episodi ai quali è impossibile trovare una spiegazione, semplicemente perchè non esiste. Maghi, veggenti, premonitori e sensitivi sarebbero dunque tutti degli imbroglioni o c’è qualcosa di vero?
Ho come la percezione che per avere una vera risposta dovremo ancora aspettare molto!