Il tumore alla prostata potrebbe essere sconfitto con qualche tazzina di caffè. A quanto pare bere dalle 3 alle 6 tazzine di caffè al giorno ridurrebbe del 2o% il rischio di qualsiasi tipo di tumore alla prostata. Lo afferma uno studio condotto all’università di Harvard che ha pubblicato i primi risultati sul Journal of the National Cancer Institute. La ricerca solleva ancora parecchi dubbi, al punto che gli stessi autori ammetono che saranno necessari altri studi per comprendere meglio se il consumo del caffè condizioni o meno il rischio di cancro alla prostata.
La strada sembra ancora essere lunga per la ricerca, basti pensare che tra le buone regole da seguire per prevenire questo tipo di tumore si raccomanda di non abusare troppo del caffè. Si è ipotizzato che il legame tra il caffè e la prevenzione del cancro alla prostata non dipenderebbe dalla caffeina, in quanto i soggetti in esame hanno avuto lo stesso risultato con il decaffeinato. L’effetto “miracoloso”, secondo gli studiosi potrebbe essere attribuito agli antiossidanti e ad altri agenti chimici presenti nel caffè che influiscono sul modo in cui il corpo riceve gli zuccheri e sui livelli degli ormoni sessuali (due fattori che si sa essere collegati allo sviluppo del cancro alla prostata). Sicuramente la miglior cura a questo tipo di male rimane la prevenzione che attraverso i controlli portano il più delle volte a cure efficaci. La ricerca in questa direzione ha fatto passi importanti l’ultimo riguarda un marcatore che sarebbe in grado di diagnosticare nell’organismo un segno precoce della presenza di questa patologia, tuttavia anche in questo caso si parla di sperimentazione. Tra gli altri segni premonitoti che sono stati presi in considerazioni c’è quello della calvizia precoce che avrebbe un legame con un maggior rischio di contrarre il cancro alla prostata. Quindi per ora possiamo dire che occorrerà ancora tempo e tanta ricerca per sapere se il caffè è effettivamente una bevanda dagli effetti così benefici anche perché ci sono tanti modi di preparare il caffè e tante miscele che potrebbero influire diversamente sui risultati delle ricerche.
[Fonte: Repubblica.it]