La guerra ai super batteri resistenti ai farmaci è aperta: i ricercatori della Università di Tubinga, in Germania, hanno scoperto per la prima volta un nuovo antibiotico umano prodotto da un batterio buono che vive nelle narici del naso. Una scoperta importante che apre la strada a nuove terapie antimicrobiche.
Di super batteri resistenti ai farmaci si è parlato tanto ultimamente, ecco perché questa scoperta – i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature, è particolarmente importante. Lo studio è avvenuto su duecento pazienti dei quali si sono analizzati con attenzione i tamponi nasali. Agli occhi dei ricercatori è balzato un fatto: laddove si registrava una buona presenza del batterio Staphylococcus lugdunensis c’era al contrario pochissimo spazio per il batterio rivale, lo Staphylococcus aureus.
Il motivo? E’ spiegato nel fatto che il primo batterio si rivela in grado di produrre un antibiotico capace di uccidere il secondo. Dati alla mano, si è visto come lo Staphylococcus aureus fosse in grado di avere la meglio solo in tre casi su dieci; negli altri sette la presenza di Staphylococcus lugdunensis nelle narici era sufficiente per uccidere il batterio rivale. Questo batterio buono che prolifera nel naso sarebbe in grado anche di eliminare il temibile stafilococco, super batterio resistente alla meticillina (Mrsa) e sempre più diffuso.
Ma gli scienziati non sono intenzionati a fermarsi: visti i buoni risultati ottenuti attraverso questo primo studio, sono infatti decisi a proseguire per verificare che nel naso non ci sia la possibilità di scovare anche altri batteri buoni in grado di produrre antibiotici naturali. Insomma per cercare nuove strade, da qui in avanti, non si dovrà più cercare solo fra i microrganismi del suolo ma anche direttamente nel corpo umano che potrebbe rivelarsi una risorsa importante nella produzione di antibiotici utili per la lotta ai super batteri che resistono ai farmaci.
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