Ogni anno, in Italia, si verificano circa 250.000 nuovi casi di tumore. Di questi, più del 60% colpisce persone di oltre 65 anni e a questa età, lo sappiamo, il rischio di sviluppare una neoplasia è quaranta volte più alto rispetto ai 40 anni. Ma un’arma nuova per contenere il problema arriva dalla scienza: sono gli integratori, i cui benefici sono stati ufficialmente riconosciuti anche dalla comunità scientifica.
Tanto che all’ultimo Congresso dell’American Society of Clinical Oncology, il più importante appuntamento per l’oncologia mondiale, una sessione speciale è stata dedicata proprio a queste terapie. Spiega il professor Giancarlo Cravotto, Direttore del Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università degli Studi di Torino
«La chemioprevenzione è una strategia basata sulla somministrazione di composti, naturali o sintetici, capaci di inibire o bloccare le fasi iniziali del processo di crescita del tumore»
Vediamo, allora, più nel dettaglio quali sono questi elementi e come agiscono. Il licopene: carotenoide presente principalmente nei pomodori (ma anche nella papaia, nell’anguria, nell’albicocca, nel
pompelmo rosa e nell’uva), ha dimostrato di possedere proprietà preventive nello sviluppo del cancro alla prostata, al polmone e allo stomaco.E sembra dimostrare un effetto benefico anche rispetto ad altri tumori: cervice, seno, pancreas e colon retto.
Il coenzima Q10: si è rivelato efficace contro il cancro e, accanto ad una marcata attività antiossidante, esercita un’importante regolazione del metabolismo subcellulare. Seguono il limonene, presente in natura in molti oli essenziali; l’olio di pula di riso, che contiene gamma orizanolo, potente antiossidante, e la vitamina C in forma lipofila: il suo assorbimento è correlato cioè alla presenza di grassi nella dieta.