Ha commosso tutto il mondo la storia della modella brasiliana Mariana Bridi da Costa, una delle donne più belle del pianeta, tanto da rappresentare lo stato sudamericano al concorso di Miss Mondo per ben due volte, di cui l’ultima soltanto un anno fa. Poi però, dopo questa bellissima vita, si è scontrata con la dura realtà, e cioè con una malattia che può colpire chiunque e far danni terribili.
Dopo diversi controlli medici, in cui nessuno era riuscito a capire quale malattia l’avesse colpita, le è stata diagnosticata una infezione dovuta al batterio Pseudomonas aeruginosa. Una condizione molto pericolosa in quanto difficilmente guaribile e che può essere letale.
Probabilmente una cura sbagliata, o forse una diagnosi troppo ritardata, l’hanno portata prima alla necrosi degli arti, che ha costretto i medici ad amputarle i piedi, e dopo una settimana anche le mani. Dopodiché le è stata diagnosticata un’emmoragia interna, e per questo ha subito anche l’asportazione di parte dello stomaco. Purtroppo nemmeno questo è bastato a farla guarire, in quanto gli antibiotici che i medici le prescrivevano non hanno avuto l’effetto voluto, e la modella non ha reagito alle cure. Anzi è entrata in coma per qualche giorno. Coma da cui è uscita poco prima di morire, ironia della sorte, come per salutare i suoi cari. Ma di che malattia si tratta?
Lo Pseudomonas aeruginosa è un batterio che letteralmente si ciba dell’uomo. E’ in grado di provocare infezioni estese e morte rapida dei tessuti. La pericolosità del batterio è incrementata dalla sua resistenza a molti antibiotici e disinfettanti, ma anche dalla facilità di diffusione, dato che è molto comune il passaggio da un’individuo malato ad un altro a stretto contatto. Può trovarsi anche su frutta e verdura. Nei pazienti con le difese immunitarie corrotte porta quasi sicuramente alla morte, mentre nei pazienti sani non ospedalizzati ci sono buone speranze di guarigione se individuato in tempo.
La terapia finora risultata più efficace è un mix di antibiotici molto forti in grado di debellare il batterio. Questi possono essere penicilline-cefalosporine-carbapenemici; aminoglicosidi-beta lattamici; oppure cloramfenicolo-fluorochinoloni. Purtroppo capita che nei Paesi poveri questi medicinali non siano disponibili, e per questo il malato rischia di andare incontro a morte certa.
[Fonti: Corriere della Sera; Wikipedia]