Le infezioni ospedaliere uccidono ancora più degli incidenti stradali: è questa la realtà recentemente dipinta presso l’ultimo incontro dell’Amcli (Associazione Microbiologi Clinici Italiani) tenutosi a Rimini. Dati che se visti nell’ambito della Giornata Europea degli antibiotici prevista per il prossimo 18 novembre acquistano un significato ancora più importante.
Una conferma che non fa piacere avere. Questo perché molti dei batteri che popolano i nostri ospedali e che rischiano di infettare i pazienti stanno man mano sviluppando una forte resistenza a questa classe di farmaci, con tutte le conseguenze che è possibile immaginare: difficoltà a preservare le condizioni di salute dei pazienti ricoverati in ambito post operatorio ed una maggiore mortalità in quelli dal sistema immunitario compromesso. Già nel 2010 era stato osservato un trend di questo tipo.
I numeri dell’Amcli relativi alla situazione Europea continuano a non lasciare scampo: 5 mila vittime di infezioni ospedaliere contro le 3.300 morte per incidente stradale. E’ per questo motivo che l’associazione, proprio in occasione della Giornata Europea dell’antibiotico (che viene celebrata all’interno della World Antibiotic Awareness Week organizzata da Fao e OMS, N.d.R) vuole contribuire ad eliminare il gap esistente tra l’informazione corretta sulle ” infezioni da batteri antibiotico resistenti” e l’effettiva applicazione corretta dell’uso degli antibiotici. Commenta Pierangelo Clerici, Presidente Amcli e Direttore dell’Unità Operativa di Microbiologia dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Milano Ovest:
Questo trend in continua crescita si deve da un lato alla grande capacità di evoluzione dei batteri, in grado di modificarsi e rendersi per questo ancora più resistenti ai trattamenti antibiotici attualmente disponibili. Parimenti, l’industria farmaceutica fatica a reggere il passo con i tempi. Proprio in occasione della Giornata europea degli antibiotici Amcli ribadisce con forza il proprio impegno affinché siano valorizzare e sostenute microbiologie che svolgono il fondamentale lavoro di identificazione delle resistenze ai trattamenti antibiotici. Un momento essenziale
Soprattutto per ciò che concerne le infezioni ospedaliere (ed in generale per ciò che riguarda la salute del cittadino, N.d.R.) è estremamente importante iniziare a lavorare per evitare che un numero maggiore di batteri, favoriti dall’ignoranza della popolazione e dal suo uso sconsiderato dei farmaci, possa diventare resistente a questa classe di medicinali.
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Fonte| Agi – ISS
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