Le malattie neurologiche rappresentano una realtà ineluttabile nel nostro paese. Il problema non è rappresentato dalla condizione di per se stessa, quanto dal fatto che nel 60% dei casi, le stesse non vengono trattate dai neurologi, professionisti della materia, ma approcciati genericamente dal mondo medico, con un conseguente alto prezzo in termini sociali e sanitari. Fattori che potrebbero portare ad una “sparizione” dei neurologi sul breve-medio termine.
A spiegare il trend ci pensa Antonio Federico, presidente della Sin (Societa’ Italiana di Neurologia) nel corso di una tavola rotonda organizzata ieri presso il palazzo del Senato Italiano dal nome ”Il futuro della Neurologia in Italia”. Un convegno al quale hanno partecipato diversi specialisti del settore, rappresentanti delle istituzioni e dell’industria farmaceutica.
Commenta lo scienziato:
Il 50% della disabilità mondiale è dovuta a malattie del sistema nervoso e il costo economico nella sola Europa è pari a 386 miliardi di euro, il 35% del totale della spesa . La ricerca italiana è sulla buona strada, facciamo molto meglio di Francia e Gran Bretagna, siamo il secondo paese per produzione di ricerca scientifica nel campo delle neuroscienze, dietro soltanto alla Germania.
Dati positivi quindi, ma anche la presenza di un grave problema come quello dell’approccio sbagliato alle malattie neurologiche. Per chiarire: sebbene teoria (la ricerca) sia condotta in maniera ottimale, la “messa in pratica” lascia a desiderare. In parte per colpa della destrutturazione delle competenze e la reticenza stessa del paziente, spesso, a muoversi adeguatamente attraverso lo specialista. Continua il dott. Federico:
Deve essere affrontato il problema dell’invecchiamento degli specialisti e della conseguente riduzione degli addetti, cui non corrisponde per il momento un adeguato ricambio. Oggi il taglio dei posti nelle scuole di specializzazione non consente ai pur numerosi giovani, che vorrebbero intraprendere studi specialistici di neurologia, di farlo.
Il problema delle competenze è quello più sentito:
Dovrà essere rivisto il sistema delle competenze, poiché negli ultimi anni si è assistito a una proliferazione delle sub specialità che, sebbene abbiano permesso un aumento del livello di conoscenza, hanno tuttavia portato a una parcellizzazione dei saperi .
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