Il professor Reuven Feuerstein ha ideato e strutturato una metodologia singolarmente efficace per valutare e riabilitare le funzioni cognitive carenti; due sono i principi cardine del Metodo Feuerstein: il primo è che l’intelligenza umana, a qualunque livello, è un processo fluido modificabile, non una rigida struttura vincolata da ferree leggi genetiche; l’altro è che la condizione di ogni apprendimento umano (e quindi anche di ogni modificazione dell’intelligenza) è data da una esperienza di mediazione attraverso un altro individuo.
Attraverso la Mediazione chiunque, anche una persona apparentemente meno dotata può raggiungere la sua area di sviluppo prossimale, che rappresenta il suo vero potenziale intellettivo. Feuerstein, ha fondato in Israele, a Gerusalemme il suo istituto (Icelp) e sistematizzato un complesso sistema di valutazione del potenziale di apprendimento insieme ad un programma di intervento per sviluppare le capacità cognitive. Il metodo si è diffuso anche nel mondo del lavoro per Potenziare le capacità organizzative dirigenziali, oltre nel mondo dell’educazione e della scuola per aiutare soggetti con difficoltà di apprendimento; e, soprattutto, nella disabilità cognitiva, cioè nei soggetti affetti da disordine neurologico o patologie genetiche con ritardo mentale (Sindrome di Down, Sindrome X Fragile, ecc).
Proprio sull’utilizzazione del metodo in questi soggetti è impegnata la Fondazione Pierfranco e Luisa Mariani, Onlus dedicata alla ricerca neurologica infantile. Con corsi di formazione per operatori sanitari (neuropsichiatri, terapisti, psicomotricisti, logopedisti, psicologi…). Ora in Italia, in collaborazione con AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) Milano Onlus, è stato presentato il Programma di Arricchimento Strumentale ‘basic“.
Si tratta di un programma di riabilitazione delle capacità cognitive carenti indirizzato ai bambini in età prescolare, a differenza dei precedenti dedicati ai bambini dai 9-10 anni in su. Questo programma “basilare” si rivela particolarmente efficace, oltre che nei bimbi dai tre ai sei anni, anche nei casi di età meno giovane ma con un alto grado di immaturità cognitiva. L’attenzione di questo Programma Riabilitativo, come del resto di tutta la Metodica Feuerstein, è volta alla analisi dei processo cognitivo che il bambino organizza, più che al risultato della sua performance: perché solo così è possibile comprendere le fasi elaboratine del pensiero e correggerle, laddove necessario.
Decisamente in linea con i risultati attuali delle neuroscienze, pur partendo da premesse diverse in quanto pedagogista e psicologo (piuttosto che neurologo o neurobiologo), Feuerstein si rivolge al pensiero dei bambini molto piccoli riconoscendo loro, fin dalla primissima infanzia, capacità cognitive di tipo rappresentativo in grado di astrarre dalle esperienze senso-motorie ed emotive.