Più spazi verdi può essere un modo per rendere intere comunità più sane. E quanto più si vive vicino alla natura, più è probabile che si sia sani.
Poiché la spirale dei costi di assistenza sanitaria è fuori controllo, è nostro dovere pensare al nostro spazio verde in termini di prevenzione sanitaria. Ciò evidenzia molto chiaramente che il nostro concetto Occidentale di dualità corpo-mente è del tutto falso. Lo studio dimostra che siamo un intero organismo, e quando siamo in buona salute significa che il nostro corpo e la nostra mente sono in buona salute
ha spiegato Kathryn J. Kotrla, presidente associato dell’istituto di psichiatria e scienze comportamentali del Texas A & M Health Science Centre College of Medicine Round Rock campus. La ricerca dimostra che gli olandesi, i quali vivono all’interno di parchi chilometrici o in zone boscose, sono il popolo che soffre meno ansia e depressione.
E’ bello dimostrare che gli umani sono più propensi all’ambiente naturale, che sembra avere un’influenza salutare
ha aggiunto il dottor David Rakel, direttore di medicina integrativa e professore assistente di medicina di famiglia presso l’Università del Wisconsin School di Medicina e Sanità pubblica. Uno studio precedente aveva notato minori disuguaglianze sanitarie tra tra ricchi e poveri in zone con molto spazio verde, e altri studi hanno confermato questi benefici per la salute. Ma gran parte di questa ricerca era basata sulla percezione delle persone della loro salute fisica e mentale.
Questo studio invece aveva come obiettivo porre la questione sulle cartelle cliniche di 345.143 persone in Olanda, valutando lo stato di salute per 24 condizioni, tra cui malattie cardiovascolari, respiratorie e neurologiche. Questa informazione è stata poi correlata con la quantità di spazio verde che si trovava all’interno di un chilometro e tre chilometri dalla zona di residenza di ogni persona.
Le persone che vivevano in ambienti più urbani avevano una maggiore prevalenza di 15 condizioni su 24, con la maggiore incidenza per il disturbo d’ansia e depressione. Nelle zone con solo il 10% degli spazi verdi, circa il 2,6% di persone denunciava disturbi d’ansia, rispetto all’1,8% degli abitanti delle zone con il 90% di spazio verde. Il divario era evidente per la depressione: 3,2% delle persone che vivono nelle aree più urbanizzate soffriva di depressione rispetto al 2,4% di quelli in zone più rurali.
I benefici per la salute erano evidenti solo quando il verde era a meno di un chilometro, fatta eccezione per i disturbi d’ansia, digestivi e gastrointestinali e i cosiddetti sintomi fisici medicalmente inspiegabili. Qualsiasi fattore potrebbe spiegare i vantaggi dello spazio verde, dicono gli esperti. Più luce naturale, per esempio, è stata associata ad una minore incidenza di depressione stagionale.
Se i pazienti negli ospedali hanno l’esposizione diretta alla luce solare attraverso una finestra, i ricoveri in ospedale sono più brevi e in pazienti hanno meno complicazioni
ha spiegato Rakel. Più luce significa anche più di vitamina D nella pelle, che ha la capacità di elevare l’umore e migliorare la forza muscolare. L’aria fresca, ovviamente, ha un vantaggio e, così come la possibilità di esercizio. Ma gran parte del sollievo può provenire dalla semplice capacità di diminuire lo stress.
[Fonte : Health24]