Un vecchio, ma sempiterno adagio recita così: colazione da re, pranzo da principe e cena da povero. E non per niente la colazione è il pasto più importante della giornata. Eppure, secondo una ricerca condotta da Doxa commissionata da Aidepi (Associazione italiana industrie della pasta e del dolce), sempre più italiani la saltano. Scopriamo insieme perché deve essere un “rito”.
Nel corso di 10 anni, i cosiddetti “breakfast skipper”, quelli che saltano del tutto la colazione, sono praticamente raddoppiati. Le ragioni restano pressoché invariate: stomaco chiuso, si preferisce mangiare qualcosa a metà mattina, non si ha tempo, si preferisce fare un pranzo più abbondante. Ma ad aumentare sono anche i “virtuosi”, quelli che la colazione la fanno tutti i giorni. Anche la colazione “salutista” è un trend in crescita, a base di frutta o di quei prodotti che riducono la quantità di grassi e zuccheri.
Ma perché è così importante fare la prima colazione?
- Dà energia: durante la notte, sebbene il dispendio calorico sia ridotto ai minimi termini, l’organismo continua comunque a consumare energia. Ecco, perché al risveglio, dopo 7-8 ore senza mangiare, abbiamo bisogno di ripristinare le scorte di glucosio e introdurre sostanze nutrienti come latte, yogurt, frutta fresca, cereali, ecc.
- Migliora le prestazioni cognitive: fare una buona colazione, come dimostrano numerosi studi, migliora i livelli di attenzione, ma anche le capacità di memorizzazione e di comprensione, oltre che la resistenza fisica.
- Previene l’obesità: molti fanno l’errore di saltare la colazione soprattutto quando sono a dieta, pensando in questo modo, si possa perdere peso più velocemente, niente di più sbagliato. Interrompere il lungo digiuno notturno risveglia il metabolismo e secondo svariati studi aiuta a prevenire l’obesità e le patologie cardiovascolari.
Un esempio di buona colazione è un bicchiere di latte parzialmente scremato o un vasetto di yogurt magro, caffè o orzo, cereali integrali, un frutto o una bella spremuta.
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