Dieta mediterranea, elisir di lunga vita, fiore all’occhiello della nostra tradizione culinaria, patrimonio dell’Unesco, combinazione di nutrienti efficace a prevenire i fattori di rischio dei big killers, cancro e malattie cardiovascolari, utile contro la depressione e nel rallentamento dell’invecchiamento cerebrale.
Eppure gli italiani la conoscono ancora troppo poco. Lo dimostra un recente studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di Medicina Interna, dell’Invecchiamento e Malattie Nefrologiche dell’Università di Bologna, presentato nell’ambito del Congresso Nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC), conclusosi ieri a Genova.
Dai dati raccolti nel corso dell’indagine, che ha coinvolto un campione di 314 persone, si evince che sei italiani su dieci non conoscono la piramide alimentare, ovvero le giuste proporzioni da tenere in conto nella selezione dei cibi da inserire nella dieta ed inoltre sono pericolosamente attratti da peccati di gola e e squilibri insani.
Tra i madornali errori più comuni commessi figurano l’associazione del colesterolo con il pane, delle proteine con la verdura e dei grassi con la pasta. Spiega Massimo Volpe, presidente SIPREC, che benché l’80% degli italiani affermi di conoscere la dieta mediterranea, a domande più specifiche questa affermazione si rivela assolutamente falsa. E la piramide alimentare?
Il 57 per cento non sa che cosa sia, il 40 per cento ha dichiarato di conoscerla e il 3 per cento è rimasto incerto. Un italiano su due sa collocare gli alimenti-cardine, sa cioè che alla base della piramide ci sono frutta, verdura e cereali, e riconosce i cibi più sani; ma c’è un preoccupante 5 per cento che “inverte” la piramide indicando gli alimenti grassi come base dell’alimentazione quotidiana e un altro 45 per cento che non sa proprio che cosa rispondere.
In tanti consumano troppi formaggi e carne rossa, mangiando poco pesce. Il peccato di gola una tantum, come un cioccolatino, viene a diventare un’abitudine quotidiana. Per venirci incontro e mettere ordine in questa confusione gli esperti hanno diviso i cibi in fasce di consumo. Vediamole:
- Fascia A, cibi da mangiare ogni giorno: frutta e verdura, legumi, cereali, frutta a guscio, olio d’oliva e piccole porzioni di latticini;
- Fascia B, cibi settimanali: pesce, pollame, uova, dolci;
- Fascia C, cibi da una o due volte al mese: carne rossa.
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[Fonte: Agi]