Sul sesso se ne sono dette tante e se ne continuano dire molte. Risultato? Una grande confusione! Ecco, allora alcuni dei falsi miti più diffusi sul sesso sicuro.
Non si può rimanere incinta se l’uomo “eiacula fuori”
Questo, è forse il falso mito più diffuso sul sesso sicuro. In realtà, infatti, il liquido di pre-eiaculazione contiene almeno 300mila spermatozoi. Se si considera che ne basta 1 solo per entrare nell’ovulo, si capisce bene che si può restare incinta anche se l’uomo eiacula al di fuori della vagina.
Non si può restare incinta durante il ciclo mestruale
È improbabile ma possibile, soprattutto se non si usa alcun metodo contraccettivo. Sono in molti, infatti, a credere che avere rapporti sessuali durante le mestruazioni non comporti gravidanze. In realtà si può restare incinta anche durante il ciclo, soprattutto se si hanno cicli mestruali irregolari o più lunghi/brevi della norma. In un ciclo classico, regolare di 28 giorni, l’ovulazione avviene intorno al 14° giorno, considerando che gli spermatozoi possono sopravvivere fino a 5 giorni nella cervice uterina e che si può concepire solo durante l’ovulazione, una piccola finestra temporale di circa 24 ore ogni mese in cui l’ovulo può essere fecondato, nei giorni da 1° al 8°- 9° e dal 17° al 28° non dovrebbe essere possibile rimanere incinta. Questa è la teoria, nella pratica, invece, si possono verificare delle eccezioni. Il ciclo, infatti, può essere irregolare, più breve o più lungo, spostando il periodo fertile, rendendo nulli i calcoli.
La pillola del giorno dopo causa l’aborto
La pillola del giorno è un farmaco utilizzato come metodo di contraccezione post-coitale entro le 72 ore successive ad un rapporto sessuale. Non va confusa con la RU-486, che è invece un farmaco per l’interruzione volontaria della gravidanza. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha catalogato la pillola del giorno dopo come anti-ovulatorio poiché non è in grado di impedire l’annidamento dell’ovulo fecondato nell’utero e di conseguenza non provoca l’aborto.
La pillola anticoncezionale fa ingrassare
Che la pillola faccia ingrassare è un luogo molto comune tra le donne, sebbene la sperimentazione clinica non sia stata in grado di provare una correlazione tra i contraccettivi orali e l’aumento di peso. È vero che alcune donne lamentano un leggero aumento di peso durante l’assunzione della pillola anticoncezionale, tuttavia non è da attribuirsi ad un incremento della massa grassa o muscolare, ma alla ritenzione idrica provocata dall’azione degli ormoni estrogeni. L’aumento di peso, se si verifica, è per lo più limitato ad un paio di chili durante i primi 6 mesi di assunzione regolare della pillola. Se nel primo anno l’aumento di peso è di 5 chili o più è consigliabile effettuare una visita presso un medico specialista (dietologo o endocrinologo) per individuare eventuali squilibri ormonali esistenti nell’organismo e sospendere la pillola, se è necessario.
Fare una lavanda vaginale può prevenire la gravidanza
Le docce vaginali non possiedono alcuna utilità in termini anticoncezionali, anche perché sarebbe impossibile fare una lavanda abbastanza velocemente da impedire allo sperma di raggiungere l’ovulo, anche se l’operazione fosse effettuata subito dopo aver avuto un rapporto sessuale. Inoltre, la vagina è un organo autopulente e le lavande possono alterare la microflora locale, esponendo la vagina ad un rischio maggiore di infezione.
Il primo Pap test va fatto una volta compiuti i 18 anni
In realtà il Pat test, un esame che consente di evidenziare lesioni pre-tumorali o tumorali del collo dell’utero, va fatto tra i 25 e i 64 anni, ogni 3 anni circa. Questo perché iniziare, lo screening precocemente può comportare la diagnosi di lesioni che hanno un’alta probabilità di regredire spontaneamente, rischiando quindi un eccesso di diagnosi e di trattamento. Già dopo i 50 anni il rischio di un cancro cervicale in una donna che ha effettuato lo screening regolarmente è molto basso, per questo motivo l’esame si interrompe a 64 anni.
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